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Nefrologia clinica/Nefrologia pediatrica

DIETRO I SEMI DI LINO, L'ARGILLA: STRANEZZE DI UN CASO DI IPOKALIEMIA

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Razionale

Il riscontro di ipokaliemia severa suscita spesso preoccupazione, ancor di più quando ciò avviene in gravidanza e il classico work-up diagnostico sembra incocludente. In simili casi, va sempre considerata la possibilità di un'eziologia non comune. Riportiamo un caso di picacismo con geofagia in corso di gravidanza con severa ipokaliemia.

Casistica e Metodi

Una gravida alla 27a settimana fu ricoverata per riscontro ad esami di laboratorio di una severa ipokaliemia (K 1.7 mmol/L) con sintomatologia piuttosto sfumata, caratterizzata da lieve ipostenia agli arti inferiori e mialgie. La funzione renale risultava nella norma come pure l'equilibrio acido-base e un pannello completo degli elettroliti inclusi calcemia e magnesiemia. La PA era 95/60 mmHg, non erano presenti edemi. L'escrezione urinaria di K risultò inferiore ai 10 mEq/die. All'indagine clinica, era riferito un alvo regolare e non vi erano segni che lasciassero sospettare vomito o ricorso a lassativi. Al contrario, la paziente riferiva stipsi persistente per la quale assumeva giornalmente da mesi semi di lino. Null'altro veniva segnalato all'anamnesi. 

Risultati

Mentre la supplementazione endovenosa consentiva la rapida normalizzazione dei valori di potassiemia, aumentavano i dubbi sull'eziologia dell'ipopotassiemia. A questo punto, decidemmo di effettuare un supplemento di indagine. Cercando online, emerse come l'uso di lino sia spesso associato a un'altra pratica naturopatica: l'assunzione di argilla. Il sito internet recitava "l'argilla è un potente agente di rigenerazione fisica e la sua ricca composizione minerale ne fa un ideale riequilibrante e antitossico...Occorre tenere presente che l’uso dell’argilla per più giorni consecutivi può dare stitichezza...si consiglia assunzione contemporanea di 1 cucchiaio di semi di lino". La paziente confermò successivamente l'assunzione di argilla dal 3° mese di gravidanza.

Conclusioni

La pratica della geofagia può causare ipopotassiemia interferendo con l'assorbimento intestinale del potassio. Questo caso dimostra che pratiche naturopatiche apparentemente innocenti possono essere spia di altri comportamenti pericolosi per la salute.

Iannuzzella F., Rustichelli R., Pasquali S.
(SC di Nefrologia e Dialisi, Dipartimento di Specialità Mediche, Arcispedale Santa Maria Nuova-IRCCS, Reggio Emilia)
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