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Nefrologia clinica/Nefrologia pediatrica

Identificazione di biomarker di danno podocitario nelle patologie glomerulari mediante citofluorimetria orinaria

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Introduzione

I podociti rappresentano il bersaglio di molte patologie nefrologiche in cui si verifica il loro distacco dalla membrana basale glomerulare con passaggio a livello orinario, ove è possibile riconoscerli con diverse metodiche. [Pavenstadt H et al] [1] (full text)

Dati recenti indicano che l’analisi della podocituria possa essere correlata con il grado di attività di alcune malattie glomerulari proteinuriche. [Sabino AR] [2] (full text) [Vogelmann SU] [3] (full text)

Abbiamo valutato l’applicazione della citofluorimetria per il riconoscimento e la determinazione quantitativa dei podociti orinari ricercando se la podocituria possa costituire un biomarker di danno glomerulare attivo.

Materiali e metodi

I campioni di urina di 25 pazienti sono stati esaminati in citometria a flusso per la determinazione della podocituria e valutati per l’analisi quali-quantitativa della proteinuria, l’esame microscopico del sedimento urinario ed il dosaggio della creatininuria.

I 25 pazienti presentavano: glomerulopatie proteinuriche con escrezione proteica≥0.3 grammi/die (n=16), glomerulopatie non proteiuriche (escrezione proteica<0.3g/die, n=4), soggetti affetti da malattia di Fabry (n=5).

Risultati

  • La valutazione dei podociti in citofluorimetria è rappresentata nella Figura 1.
  • Nelle glomerulopatie proteinuriche la podocituria è risultata positiva in tutti i pazienti con glomerulosclerosi focale e segmentaria e nefrite lupica e nella maggior parte dei pazienti con glomerulonefrite membranosa (GNM) non sottoposti a rituximab (Figura 2), negativa invece nei pazienti con GNM sottoposti a trattamento con rituximab.
  • Nelle glomerulopatie non proteinuriche i risultati sono stati variabili da negativo a francamente positivo.
  • Nella malattia di Fabry la podocituria è risultata intensa nei soggetti di sesso maschile pur con proteinuria contenuta.

Conclusioni

La citofluorimetria è quindi utile ed efficace nella rilevazione dei podociti urinari.

Podocituria e proteinuria sono variabilmente correlate a seconda del tipo di glomerulopatia, della fase di attività di malattia e della terapia immunomodulante utilizzata.

Nella GNM, in assenza di terapia con rituximab, la podocituria è correlata all’attività di malattia, valutata con gli Ab anti recettore della fosfolipasi A2 (PLA2R); nei pazienti sottoposti a terapia con rituximab, la negativizzazione della podocituria potrebbe rappresentare un precoce biomarker di risposta favorevole al trattamento.

release  1
pubblicata il  25 settembre 2015 
da M.Magretti, E.Boaglio, D.Finocchietti, S.Dellepiane, A.Mella, L.Besso, M.Burdese, L.Colla, F.M. Giaretta, I.Deambrosis, V.Cantaluppi, L.Biancone
(SC Nefrologia Dialisi e Trapianto Renale U, AOU Città della Salute e della Scienza di Torino e Università di Torino, Presidio Molinette, Torino)
Parole chiave: anti-pla2r, biomarker, glomerulosclerosi focale e segmentale, gn membranosa, les, podocita, proteinuria, rituximab
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