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Miscellanea

Obesità morbigena e Insufficienza renale cronica avanzata: descrizione di un caso clinico eccezionale. Ruolo chiave degli Aminoacidi essenziali nel successo terapeutico?

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Razionale

Donna di 38 anni con grave Obesità addominale (219 kg), Diabete tipo 2 insulino-dipendente, Ipertensione arteriosa, CKD 4° stadio (Creatinina 3.9 mg/dl, BUN 53 mg/dl, GFR 21 ml/min), proteinuria nefrosica  (22 gr/die), ipoalbuminemia (2.9 gr/dl). Descriviamo  il particolare management clinico-terapeutico adottato.

Casistica e Metodi

Vista la malnutrizione, la CKD e così da facilitare il dimagramento della paziente, abbiamo supplementato la LPD (low-protein diet: 2200 kcal) con alte dosi di aminoacidi essenziali (EAA): 44 gr/die. La formulazione di EAA, studiata  in un particolare rapporto stechiometrico, conteneva tutti gli aminoacidi essenziali e 2 non essenziali  (tirosina e cistina). In 20 mesi di terapia conservativa  la paziente dimagrì 43 kg, mantenendo un buon equilibrio metabolico e malgrado due episodi infettivi l’albumina aumentò fino a 3.7 gr/dl (Tabella 1). In conservativa, al 4° mese, la paziente praticò per 10 giorni Nutrizione Enterale Totale con 56 gr di EAA: dimagrì 23 kg, la funzione renale si mantenne stabile.

Al 20° mese la paziente iniziò l' emodialisi. Nei 20 mesi di dialisi la paziente proseguì gli EAA per os (32 gr/die; dieta da 1800 kcal), mantenendo un’ albuminemia di 3.89 ± 0.12 gr/dl, un buon equilibrio metabolico, una normalizzazione della PCR (Tabella 1): dimagrì 47 kg.

Risultati

In 40 mesi la paziente ebbe un notevole miglioramento della qualità di vita, dimagrì 90 kg (∆BMI 33.3 kg/m2), la circonferenza addome si ridusse di 56 cm, quella del braccio di 14 cm, il fabbisogno insulinico diminuì di 105 U.I. e l’emoglobina aumentò fino alla sospensione dell’eritropoietina (Tabella 1).

Conclusioni

La supplementazione con EAA  era motivata dalla necessità di ridurre al minimo la sintesi di urea garantendo il mantenimento della massa magra e la sintesi proteica con vantaggi sui livelli di albumina ed emoglobina, con aumentata sensibilità all’insulina. Sorprendente è stata la risposta in termini di compliance alla restrizione dietaria ed il controllo dell’appetito.

Caria S.(1), Dioguardi F.S.(2), Murtas S.(1), Bolasco P.(1)
((1)S.C. Territoriale di Nefrologia e Dialisi-ASL Cagliari (2)Dipartimento di Scienze Cliniche e di Comunità-Università degli Studi Milano )
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