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Miscellanea

LA CASISTICA DI 5 ANNI DI TRATTAMENTO CON AFERESI TERAPEUTICA PRESSO L’OSPEDALE SANTA CHIARA DI TRENTO

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INTRODUZIONE

L’Aferesi terapeutica è una metodica che trova indicazione in numerose patologie di ambito internistico (neurologiche, ematologiche, nefrologiche, metaboliche, reumatologiche), secondo quanto riportato dalle linee guida della Società Americana di Aferesi Terapeutica (Winters-2014 [1]).

L’elemento comune di tali condizioni è la presenza di macromolecole nel circolo plasmatico, che hanno un’attività patogena, e che devono pertanto essere rimosse in tempi rapidi.

Per un corretto inquadramento ed una gestione ottimale della terapia aferetica è richiesto un approccio multidisciplinare. In Italia esiste una spiccata disomogeneità riguardo alla gestione di tale trattamento. Nella nostra realtà provinciale questa terapia viene gestito dai nefrologi.

Scopo del presente studio è stato l’analisi dei dati relativi ai trattamenti effettuati nella nostra realtà provinciale, con particolare attenzione alla valutazione dell’incidenza e del tipo di eventi avversi avvenuti durante le sedute.

CASISTICA E METODI

Sono stati analizzati retrospettivamente i dati relativi ad una coorte di pazienti trattati con Aferesi terapeutica dal01.01.2010 al 31.12.2014 presso l’Ospedale Santa Chiara di Trento.  I trattamenti aferetici sono stati eseguiti presso la Struttura Complessa di Nefrologia e Dialisi e gestiti dal personale medico ed infermieristico dell’emodialisi.

Ogni singola procedura è stata condotta attraverso un monitoraggio orario dei parametri dei pazienti (pressione artreriosa, frequenza cardiaca peso corporeo), dei dati specifici della metodica (flusso ematico, pressione di aspirazione pressione di rientro, pressione transmembrana, monitoraggio orario del volume di soluzione di reinfusione e volume dell’effluente); come anticoagulante è stata utilizzata l’eparina sodica.

In totale sono stati sottoposti ad aferesi 37 pazienti, dei quali 24 maschi (64%) e 13 femmine (36%). Sono state effettuate in totale 398 sedute di aferesi.

I pazienti trattati avevano un’età media di 56,6 anni (Dev St ±8,9) e un BMI medio di 25,6 (Dev St± 4,9).

Abbiamo valutato i tipi di patologie trattate e l’incidenza di eventi avversi durante le sedute.

RISULTATI

Risultano trattati pazienti con patologie di pertinenza nefrologica, neurologica ed ematologica.

Il numero di sedute più elevato è stato effettuato per trattare patologie di partinenza neurologica (Figura 1). Questo dato è legato al fatto che abbiamo due pazienti neurologici che effettuano cronicamente le sedute di plasmaferesi.

Vediamo ora di seguito le malattie specifiche trattate:

  • NEFROLOGICHE (19 pazienti; 134 sedute totali): Vasculite ANCA associata (9 pazienti), SEU atipica (4 pazienti), crioglobulinemia sintomatica con coinvolgimento renale (1 paziente), rigetto renale acuto umorale (4 pazienti), GSFS recidiva su rene trapiantato (1 paziente);
  • NEUROLOGICA (12 pazienti; 210 sedute totali): Miastenia gravis (3 pazienti), Polineuropatia demielinizzante acuta (7 pazienti), Polineuropatia associata a paraproteine (2 pazienti). Due pazienti affette da miastenia gravis effettuano trattamenti di plasmaferesi a cascata con cadenza periodica (circa ogni 3 settimane): per questo motivo hanno allestito una fistola aterovenosa (FAV).
  • EMATOLOGICA (6 pazienti; 54 sedute totali): Porpora Trombotica Trombocitopenica (5 pazienti), sindrome da iperviscosità (1 paziente)

Il numero di sedute effettuate per le diverse patologie trattate sono riassunte nella Figura 2.

Le complicanze che sono state evidenziate durante le sedute(con le relative percentuali di insorgenza) sono state (Figura 3):

  • comparsa di lesioni pomfoidi (3%)
  • ipotensione (2,5%)
  • anemizzazione (0,7%)
  • febbre (0,25%)

CONCLUSIONI

I trattamenti con aferesi nella nostra casistica hanno un ampio spettro di applicazione.

Le complicanze acute osservate accadono raramente e nella maggior parte dei casi sono di lieve entità e di rapida risoluzione, mediante l’infusione di liquidi o, in caso di reazioni allergiche, con l’utilizzo di steroidi ed antistaminici.

Pertanto l’aferesi terapeutica appare come una metodica sicura, maneggevole e di facile gestione da parte di personale medico ed infermieristico già formato alla gestione dei trattamenti extracorporei.

release  1
pubblicata il  25 settembre 2015 
da F. Valente, D. Zarantonello, G. Mondello, C. Venturelli, G. Brunori
(Struttura Complessa di Nefrologia e Dialisi, Ospedale Santa Chiara di Trento)
Parole chiave: plasmaferesi
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