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Insufficienza renale acuta

IRA DA CAST NEPHROPATHY IN MIELOMA MULTIPLO: RIMOZIONE DELLE CATENE LEGGERE PER ADSORBIMENTO

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Razionale

Il mieloma multiplo (MM) rappresenta l’1% delle neoplasie e nel 20% dei casi si associa a Insufficienza Renale Acuta (IRA). Il 10% dei pazienti ha necessità di trattamento emodialitico per il danno acuto generalmente conseguente allo sviluppo di Cast Nephropathy (CN).

Casistica e Metodi

Presentiamo il caso di un uomo di 54 anni, con anamnesi patologica remota muta, che afferisce al Pronto Soccorso per stipsi ostinata con algie al fianco sinistro, in importante assunzione di FANS per osteoartralgie. Riscontro di creatinina 4.5 mg/dl con successivo ricovero ospedaliero nel sospetto di Nefropatia da FANS. L’approfondimento diagnostico successivo rivela ipercalcemia, anemia, componente monoclonale IgA kappa 2.1 g/dl e catene libere monoclonali di tipo Kappa 6830.0 mg/L in un quadro di IRA rapidamente ingravescente con creatinina fino a 9.08 mg/dl (GFR 6ml/min/1.73 m2 secondo CKD-EPI). Viene eseguito agoaspirato midollare e biopsia renale con diagnosi conclusiva di MM IgA Kappa con IRA secondaria a CN.

Si imposta trattamento chemioterapico con Bortezomib-Talidomide-Desametasone (VTD) per il MM e, stante il severo quadro di IRA, trattamento emodialitico optando per l’utilizzo di bicarbonato dialisi con filtro adsorbente le catene leggere

Risultati

Dopo 2 cicli di chemioterapia e 16 sedute dialitiche si ottiene una riduzione delle catene leggere libere del 95,3% passando da 6830mg/dl a 321mg/dl. Contemporaneamente si assiste ad una ripresa progressiva della funzione renale con ultimo valore di creatinina di 1,9 mg/dl (GFR 40ml/min/1.73 m2 secondo CKD-EPI) a 4 settimane dall’ultima seduta dialitica.

Conclusioni

Esiste un forte razionale nell’impiego di trattamenti extracorporei non solo per la sostituzione della funzione renale, ma soprattutto per la rimozione delle catene leggere dal sangue al fine di ridurne un ulteriore deposito. L’attuazione di questi accorgimenti permette il superamento della fase acuta di malattia ottenendo anche un recupero della funzione renale.

Filippi I., Ianche M., Carraro M., Bianco F., Gerini U., Di Maso V., Leonardi S., Galli G., Artero ML., Sirch C., Buttazzoni M., Bonincontro ML., Arbo P., Bedina E., Lorenzon E., Savi U., Pian M., Boscutti G.
(S.C. Nefrologia e Dialisi A.O.U. “Ospedali Riuniti” di Trieste)
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