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Insufficienza renale acuta

LA CURIOSA ASSOCIAZIONE FRA ANTIPSICOTICO ATIPICO E INSUFFICIENZA RENALE ACUTA: UN CASO DI RABDOMIOLISI DA QUETIAPINA

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Razionale

Gli antipsicotici atipici risultano più sicuri rispetto ai neurolettici di prima generazione e pertanto sono frequentemente utilizzati, oltre che nel trattamento della schizofrenia, anche nel disturbo bipolare e nei disordini comportamentali legati alla demenza. Tuttavia esistono diversi meccanismi attraverso i quali possono causare insufficienza renale acuta: fra questi l’ipotensione, la ritenzione acuta d’urina, la sindrome maligna da neurolettici e la rabdomiolisi.

Casistica e Metodi

Descriviamo il caso di un paziente in cui la terapia cronica con antipsicotico atipico (quetiapina), in condizione di esercizio fisico e relativa disidratazione, ha condotto ad un severo danno muscolare con conseguente insufficienza renale acuta.

Risultati

Uomo, 39 anni, ricoverato per anuria e febbricola insorte in seguito ad attività fisica con sudorazione profusa; in terapia cronica con quetiapina (300 mg/die) per disturbo bipolare, pregressa tossicodipendenza. L’esame obiettivo risultava normale, non si rilevavano segni di trauma né ecchimosi. Al laboratorio si documentava insufficienza renale acuta (creatininemia 5,65 mg/dL) associata a consistente aumento degli enzimi di miolisi (CK 88.272 U/L [25-195], Mioglobina 2.710 µg/L [<70]). Non vi era traccia di assunzione di sostanze stupefacenti. Nonostante la terapia impostata (idratazione, alcalinizzazione e diuretico), si rilevava peggioramento della funzione renale (creatinina 6,41 mg/dL) e ritardata ripresa della diuresi: pertanto il paziente veniva sottoposto ad emodialisi tramite CVC femorale temporaneo; nel frattempo si ottimizzava la fluidoterapia parenterale e la terapia diuretica ottenendo una diuresi abbondante ed alcalina; la terapia con quetiapina veniva sospesa. A questi provvedimenti corrispondeva una graduale ripresa funzionale con miglioramento dei dati di creatininemia (2,36 mg/dL alla dimissione) e normalizzazione degli indici di miolisi; tale quadro consentiva di sospendere il trattamento emodialitico dopo pochi giorni. Ad un mese dalla dimissione la creatininemia era 1,34 mg/dL.

Conclusioni

In considerazione dell’utilizzo sempre più frequente degli antipsicotici atipici appare importante ricordare il loro possibile ruolo nella patogenesi del danno renale acuto.

Bedina E., Carraro M., Galli G., Gerini U., Bianco F., Leonardi S., Bonincontro ML., Filippi I., Buttazzoni M., Arbo P., Boscutti G.
(S.C. Nefrologia e Dialisi - Az. Ospedaliero-Univesitaria Ospedali Riuniti Trieste )
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