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Insufficienza renale acuta

MARCATORI PLASMATICI ED URINARI DI FUNZIONE GLOMERULARE E DI DANNO TUBULARE IN PAZIENTI SOTTOPOSTI AD INTERVENTI DI CHIRURGIA EPATICA COMPLESSA

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INTRODUZIONE

Creatininemia e diuresi sono i parametri clinici del danno renale acuto (AKI). Per evidenziare alterazioni pre-cliniche di AKI sono stati proposti altri marcatori plasmatici e/o urinari.

SCOPO

Valutazione dell’effetto di interventi di chirurgia epatica complessa (forte rischio di AKI) su marcatori convenzionali e “pre-clinici” di AKI.

PAZIENTI E METODI

Trentacinque pazienti (8 donne), 36-84 anni (m 64), PCr 0.58-1.53 mg/dl ( m 0.92) sottoposti a chirurgia epatica complessa (resezioni epatiche multiple, metastasi da carcinoma colon). Il giorno prima, durante l’intervento e per i 4 giorni successivi di ricovero in terapia intensiva (UTI) sono state determinate le concentrazioni plasmatiche e/o urinarie di creatinina, cistatina C, ß2-microglobulina, ßtrace protein, NGAL, HSP 70, albuminuria, GGT e LDH urine.  

Marcatori di Danno Glomerulare e Tubulare (Figura 1).

RISULTATI

Durata dell’intervento 3.5-23 ore (media 11.5). Un paziente è deceduto durante il ricovero in UTI per setticemia. Soltanto due pazienti hanno presentato un quadro clinicamente conclamato di AKI con necessità di trattamento emodialitico.

Marcatori tradizionali di AKI: nei primi 2 gg un aumento della creatininemia maggiore di 0.3 mg/dl in 4 pazienti ed una contrazione della diuresi (< 0.5  ml/kg/h) in 8 pazienti.

Marcatori di danno glomerulare:  Aumento dell’albuminuria (4x) durante l’intervento (aumentata permeabilità glomerulare).

Marcatori plasmatici di GFR alternativi alla creatininemia: cistatina C, ß2-microglobulin, ßtrace protein variazioni sovrapponibili alla creatininemia.

Marcatori urinari di disfunzione e/o danno tubulare: Marcato aumento delle piccole proteine  cistatina C (10x), ß2-microglobulin (150x), ßtrace protein (3x) e degli enzimi tubulari GGT (6x), LDH (3x)  nella maggior parte dei pazienti con un picco a 24 ore. NGAL e HSP70 urinarie hanno presentato un aumento simile (3x).

CONCLUSIONE

Dopo interventi di chirurgia complessa, alterazioni funzionali a diversi livelli del nefrone, non rilevabili dai marcatori clinici di AKI, si riscontrano precocemente e frequentemente. La valutazione di queste alterazioni può consentire la diagnosi pre-clinica  di AKI e fornire informazioni sulla fisiopatologia del danno renale.

release  1
pubblicata il  21 settembre 2015 
da C. Donadio, E. Baronti, A. Bottai, L. Bozzoli, G. Fumagalli, D. Giannese, E. Giglio, E. Mangione, G. Pasquariello, V. Vigo, A. Lucacchini, L. Giusti, E. Donadio, F. Forfori, C. Leoni, G. Licitra, P. Buccianti, L. Urbani.
(Scuola di Specializzazione in Nefrologia, Università di Pisa; Dipartimento di Farmacia, Università di Pisa, UO Rianimazione AOUP, Pisa; UO Chirurgia Colo-rettale, AOUP, Pisa)
Parole chiave: biomarker, insufficienza renale acuta, ischemia chirurgica
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