Login




Insufficienza renale acuta

Utilizzo di un unico accesso venoso periferico per ultrafiltrazione nel trattamento dell'IRA nello scompenso cardiaco congestizio

poster

INTRODUZIONE

Lo scompenso cardiaco congestizio (SCC) si manifesta con sovraccarico idrico e congestione d’organo: la presenza di insufficienza renale e la resistenza ai diuretici configurano il quadro clinico più grave della s.cardiorenale ("Jessup M - 2007 [1] (full text)). L’ultrafiltrazione (UF) è una metodica di rimozione dei liquidi nel trattamento dello SCC poco/non responsivo alla terapia diuretica  ("Giglioli C - 2011" [2] (full text)). Una forte limitazione all’utilizzo esteso dell'UF è stata la necessità di ricorrere a un accesso venoso centrale, con la frequente necessità di ricovero in UTIC ("Hunt SA, 2009" [3] (full text) ("McKelvie RS, 2013" [4]). Recentemente è stato sviluppato un nuovo device per UF, (CHIARA, "Congestive Heart Impairment Advanced RemovalApproach") che utilizza una singola ago-cannula di piccolo calibro (17G), posizionata in una vena periferica del braccio. I possibili vantaggi riispetto al trattamento di UF convenzionale potrebbero risiedere in un minor numero di complicanze relate all’accesso vascolare (periferico vs centrale), al ridotto volume di sangue nel circuito extra-corporeo  (60 ml vs 300 ml), al ridotto dosaggio di eparina sistemica (minor rischio emorragico e di piastrinopenia), al monitoraggio continuo dell’ematocrito (volemia), alla non necessità di allettamento obbligato in un reparto di terapia intensiva.

CASISTICA E METDI

Sono stati trattati 49 pazienti (31M e 18F), età media 63±8 aa, durata del trattamento almeno 6ore. L'ultrafiltrazione prevista era di almeno 100mL/h. Vene native punte (se necessario in ecoguida): mediana, cefalica, basilica.Criteri di inclusione: età > 18 anni, consenso informato scritto firmato, Classe NYHA III/IV, sovraccarico idrico stimato > 4kg, portata dell’accesso venoso periferico >60 ml/min.Criteri di esclusione: controindicazioni al trattamento anticoagulante temporaneo, creatinina>3mg/dl, edema polmonareacuto/shock cardiogeno.

RISULTATI

Sono stati eseguiti 81 trattamenti di cui 76 completati con successo (95%). Motivi dell'interruzione: due per kinking della cannula, tre per insufficienza dei flussi ematici. La durata media del trattamento per paziente è stata di 7.5±1.8ore (range 6-14ore) con rimozione complessiva di UF 1417 ± 433 ml (188±31ml/ora). Il flusso medio di aspirazione è stato di 82±22 ml/min, quello di restituzione è stato di 110 ± 20ml/min.

CONCLUSIONI

I dati preliminari sembrano dimostrare l’applicabilità clinica del sistema CHIARA nel trattamento con UF dello SCC, in termini di capacità di rimozione di un volume adeguato di ultrafiltrato attraverso un unico accesso venoso periferico.

release  1
pubblicata il  23 settembre 2015 
da F. Fiorini¹, L. Roncon², P. Scaramuzzo¹, A. Gemelli¹, M. Piva¹, A. Ambrogio¹, F. Stoppa¹, T. Pati¹, Morpurgo³, M. Goldoni⁴, G. Marenzi³
(¹UOC NEFROLOGIA, DIALISI E DIETOLOGIA, ²ULSS¹⁸ ROVIGO, UOC CARDIOLOGIA, ULSS18 ROVIGO, ³UTIC CENTRO CARDIOLOGICO MONZINO, ⁴HAEMOTRONIC MIRANDOLA)
Parole chiave: accesso vascolare, cvvhdf, eco-colordoppler
Non sono presenti commenti
Figure

Per inserire una domanda, segnalare la tua esperienza, un tuo commento o una richiesta di precisazione fai il login con il tuo nome utente e password.

Se non lo sei ancora puoi registrati partendo da qui.

Realizzazione: TESISQUARE®

Per assistenza scrivere al Supporto Tecnico