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Dialisi Peritoneale

Relazione tra stato di idratazione e parametri ecocardiografici in pazienti in trattamento dialitico peritoneale

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Razionale

Il sovraccarico di volume è il principale responsabile della mortalità cardiovascolare nei pazienti dializzati. L’obiettivo dello studio è stato quello di identificare i parametri dell’ ecocardiogramma (ECO) influenzati dall’ ipervolemia in dialisi peritoneale (DP). 

Casistica e Metodi

Lo stato di volume è stato studiato mediante bioimpendezometria (BCM, Body composition Monitor, Fresenius Medical Care), la quale veniva effettuata in occasione dell’ ecocardiogramma. 

L’ipervolemia è stato definita per valori di OH > 1.1 L (OverOH), la normovolemia per -1.1 < OH < 1.1 L (NormoOH) e l'ipervolemia severa per OH/ECW > 15%. Il confronto è stato effettuato tra OverOH e SeveraOH vs NormoOH. Il rapporto ECW/TBW è stato utilizzato nella regressione multipla. Il confronto tra gruppi è stato effettuato con il T-test o il test di Mann Whitney.

Risultati

67 osservazioni accoppiate ECO-BCM sono state ottenute in 24 pazienti in DP, durante 4 anni di follow up (età media 54± 16 aa, M/F 16/8, età dialitica 21.3 ± 27 mesi, anuria 7/24). 39 e 28 osservazioni sono state ottenute in DP manuale e automatizzata rispettivamente. 

Le OverOH rispetto alle NormoOH hanno diametro e volume telediastolico del Vsn, area dell’ Atrio sn, gittata cardiaca significativamente maggiori. Le SeveraOH hanno pressione arteriosa sistolica, frazione di eiezione del Vsn e massa ventricolare sn (MVS2.7) significativamente maggiori. ECW/TBW correla con la MVS2.7 anche alla regressione multipla (β= 0.41, p=0.006). L’onda A del Doppler transmitralico, l’onda S del Doppler polmonare ed il rapporto E/Em,  sono significativamente maggiori nelle OverOH vs NormoOH. Il tempo di rilasciamento isovolumetrico (IVRT) del Vsn è significativamente maggiore nelle SeveraOH vs NormoOH. Alla regressione multipla ECW/TBW correla con l’onda A e l’IVRT (β= 0.37, p=0.002; β= 0.28, p=0.02). 

Conclusioni

Il sovraccarico di volume è responsabile di modifiche cardiache sia strutturali sia funzionali. Il BCM è un metodo accurato per riconoscere l’ipervolemia nei pazienti in DP.

Giuliani A.(1), Domenici A.(1), Rutigliano T.(2), Gregori M.(2), Ciavarella GM.(2), Sivo F.(1), Falcone C.(1), Punzo G.(1), Menè P.(1)
((1)Dipartimento di Medicina Clinica e Molecolare, Divisione di Nefrologia, Ospedale Sant’Andrea, Università “Sapienza”, Roma; (2)Dipartimento di Medicina Clinica e Molecolare, Divisione di Cardiologia, Ospedale Sant’Andrea, Università “Sapienza”, Roma)
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