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Dialisi Peritoneale

QUALE TERAPIA NELLO SCOMPENSO CARDIACO CONGESTIZIO (SCC)

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Razionale

Confrontare i risultati ottenuti con terapia medica conservativa e con metodica peritoneale in pazienti con SCC refrattario.

Casistica e Metodi

Sono stati studiati 11 pazienti con SCC in trattamento peritoneale (Gruppo A) e 11 pazienti afferenti all'ambulatorio cardiologico dello SCC selezionati random,tra quelli rispondenti ai criteri di inclusione (Gruppo B).

Criteri di inclusione: 1) SCC refrattario con 2 o più ospedalizzazioni nell'ultimo anno; 2) GFR < 50 ml/min/1.73 m²; 3) terapia medica ottimale, con posologia diuretica massimale.

Sono stati esclusi pazienti con neoplasie attive, demenza e rifiuto della metodica intracorporea.

Il follow-up è stato di 12 mesi dal primo contatto con l'ambulatorio o dall'inizio della metodica peritoneale. Sono stati raccolti dati clinici-bioumorali, i giorni di degenza/mese (escluso il training della metodica peritoneale), il numero di visite/mese e gli eventi maggiori (cardio-cerebro-vascolari e decesso).

Risultati

I due gruppi erano sovrapponibili per caratteristiche demografiche, frazione di eiezione, dosaggio diuretici; il GFR era 16,4 ± 12 vs 42 ± 11 ml/min. Nel gruppo A 5 pazienti effettuavano UFP e 6 DP, di questi, nessuno ha sviluppato peritoniti, né è passato ad emodialisi.

Nel gruppo A abbiamo osservato un aumento della sopravvivenza libera da eventi maggiori ( p=0,027),una riduzione del numero di giorni di ospedalizzazione ( gruppo A: 0,50 IQR 0,00-1,00; gruppo B 1,21 IQR 0,07-3,09 p=0,065 ) e una riduzione del numero di accessi ambulatoriali (2,0 ± 2,4 vs 4,5 ± 1,2 p=0,001).

Conclusioni

L’ultrafiltrazione nello SCC refrattario rappresenta un'indicazione di classe IIa nelle linee guida AHA/ACC ed è raccomandata dalle best practice del GSDP della SIN.

Nonostante la scarsa numerosità del campione ed i limiti metodologici di questo studio pilota, la DP si è dimostrata più efficace della terapia medica nello SCC refrattario in termini di sopravvivenza, di qualità di vita, di impatto sociale e quindi di economia sanitaria.

Ria P.(1), Borio G.(2), Corino,C. I.(1), Zanolla L.(2), Vassanelli C.(2), Lupo A.(1)
((1)Nefrologia e Dialisi dU; (2)Cardiologia dU, Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata, Verona)
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