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Emodialisi

L'utilizzo della medicina tradizionale cinese per il trattamento degli ematomi in dialisi

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Razionale

L'ematoma è una complicanza locale della venipuntura dell'accesso vascolare. Tale complicanza comporta, oltre a dolore sul braccio, una difficoltà all'incannulamento della fistola artero-venosa, determinando anche l'aumento della complicanze per questi pazienti. Tali ematomi si risolvono dopo settimane, anche con l'utilizzo di creme a base eparinica. La medicina non convenzionale può aiutare la medicina occidentale, nel migliorare la qualità di vita del paziente emodializzato.

Casistica e Metodi

Nel reparto di emodialisi di Santa Maria Nuova da circa 1 anno, è stata introdotta la medicina tradizionale cinese per aiutare il paziente emodializzato. Per il trattamento degli ematomi sono state utilizzate 2 tecniche: il martelletto fior di prugna e le coppette. Il primo è un martelletto sterile monouso lungo circa 20 cm di materiale plastico alla cui estremità sono raccolte 7 punte metalliche, mentre le coppette sono dei vasini di vetro, di vari diametri (figura 1).

Nei pazienti trattati non sono state utilizzate creme a base di eparina.

In totale sono stati trattati con successo 10 pazienti: 2 con le coppette e 8 con il martelletto.

 

Risultati

In tutti i casi trattati, abbiamo avuto un netto miglioramento dell'ematoma già dopo la prima seduta ed una completa risoluzione dopo circa 3 sedute di trattamento eseguito prima della seduta di dialisi (1 settimana).

Non abbiamo avuto nessuna complicanza, nè effetto collaterale.

I pazienti hanno lamentato, durante il trattamento un po' di fastidio, ma tutti hanno mostrato il loro entusiasmo visto il miglioramento sia sulle dimensioni dell'ematoma che del dolore.

Conclusioni

La medicina tradizionale cinese potrebbe essere un valido aiuto, per la gestione dei pazienti emodializzati.

I tempi di risoluzione degli ematomi avuti con i trattamenti, hanno permesso di utilizzare la fistola in modo precoce, dopo lo stravaso ematico, e in tutta la sua lunghezza. 

Ci auguriamo che tale tecnica possa essere maggiormente integrata, anche in altri reparti di emodialisi.

Tosi B.(1), Manescalchi F.(1), Montemurro V.(1), Caputo C.(1), Pagliai V.(1), Angelillo M.(1), Bernardi M.(1), Bordoni S.(1), Gropsanu F.(1), Grazzini S.(1), Sgatti E.(1), Baccetti S.(2)
((1)SS. Emodialisi SMN; (2)Centro di MTC - Fior di Prugna)
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