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Emodialisi

Utilizzo del citrato come tampone del bagno di dialisi nel paziente cronico: effetti su efficienza dialitica, infiammazione sistemica e danno microvascolare.

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Razionale

I pazienti in emodialisi (HD) sono soggetti a maggior mortalità dovuta all'infiammazione, disfunzione endoteliale e calcificazione vascolare. Gli eventi cardiovascolari correlano con l'azione delle tossine uremiche sulle cellule muscolari lisce ed endoteliali. Il citrato è una molecola antinfiammatoria, antiossidante e antitrombotica. Scopo dello studio è valutare se la sostituzione dell'acetato col citrato nel bagno migliora stato infiammatorio, efficienza dialitica e funzione microvascolare.

Casistica e Metodi

Sono stati arruolati 45 pazienti soggetti a high flux BHD o OL-HDF trisettimanale, privi di malattie infiammatorie o neoplastiche; questi sono stati trattati 3 mesi con soluzione dialitica tamponata da acetato 3mmol/L (Baxter, Deerfield, IL), quindi 3 mesi con citrato 1mmol/L (Baxter) poi nuovamente con acetato. All'inzio e dopo ciascun periodo di trattamento sono state raccolte variabili cliniche e laboratoristiche tra cui ADMA, PCR, fibrinogeno, omocisteina e, tramite ELISA, IL6, chemerina. In vitro le cellule endoteliali e muscolari lisce sono state stimolate con il siero dei pazienti prelevato nei diversi periodi di trattamento.

Risultati

L'età era di 62+15 anni, 53% maschi. L'efficienza dialitica (eKt/v) aumenta dopo il citrato (1,38+0,17 vs. 1,45+0,18; p=0,01) e diminuisce al ritorno all'acetato (1,42+0,17; p=0,18). Tutti i markers infiammatori si riducono col citrato per poi reincrementare (PCR 7.9+8.5mg/dl, 6+5.8 p=0.031, 7.2+7.8 p=0,21; fibrinogeno: 418+106mg/dl, 381+86 p=0.011, 414+92 p=0.01, chemerina: 374+86ng/ml, 325+68, p=0.001, 343+90, p=0.3; omocisteina 22.6+7.8mg/dl, 21.7+7.6 p=0.8, 24.3+7.9 p=0.007). L'ADMA aumenta significativamente dopo la citrato HD, i principali parametri clinici rimangono stabili. In vitro il siero raccolto durante la citrato HD riduce l'apoptosi endoteliale, incrementa la produzione di NO riducendo i ROS, inibisce l'adesione delle cellule mononucleate sull'endotelio. Nelle cellule muscolari lisce sono inibite le calcificazioni intracitoplasmatiche. Il knock-down della chemerina migliora la funzione cellulare.

Conclusioni

Il citrato riduce l'infiammazione e migliora l'efficienza depurativa, la funzione endoteliale e le calcificazioni vascoalri. La chemerina ha un ruolo rilevante in questi meccanismi ed è modulata dal citrato.

Dellepiane S.(1), Medica D.(1), Guarena C.(1), Musso T.(2), Talaia M.(1), Quercia AD.(1), Leonardi G.(1), Gai M.(1), Anania P.(1), Biancone L.(1), Cantaluppi V.(1)
((1)Divisione Di Nefrologia, Dialisi e Trapianto, Dipartimento di Scienze Mediche, Università di Torino; (2)Microbiologia Molecolare, AOU Città della Salute e della Scienza di Torino)
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