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Emodialisi

DIECI ANNI DI EMODIALISI DOMILIARE: ESPERIENZA E CONSIDERAZIONI ORGANIZZATIVE

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Razionale

Le prime esperienze di emodialisi domiciliare (HDD) in Italia nel decennio 1970-'80 seguono solo di alcuni anni l’affermarsi su larga scala dei trattamenti emodialitici ospedalieri. In quel periodo il ridotto numero di posti tecnici disponibili ha favorito la diffusione della metodica. Presso il nostro centro alla fine degli anni '80 circa 70 pazienti (pz) erano in HDD. Successivamente, la disponibilità di posti tecnici in nuovi centri, l’incremento dell’età media, la maggior prevalenza di condizioni di rischio clinico ha condizionato una progressiva contrazione di incidenza e prevalenza dell’HDD. La recente evoluzione tecnologica dei monitor per HDD, sembra poter porre le basi per una ripresa della metodica.

Casistica e Metodi

Retrospettiva dati del nostro centro: nel periodo 2005-2015 sono stati addestrati alla HDD 21pz con età media all’ingresso di 55±11aa. 3 su 21pz erano drop-out dalla dialisi peritoneale (DP). Prevalenza: 2005 3pz; 2010 5pz; 2015 13pz.

Risultati

Accesso vascolare: FAV 17pz, CVC permanente 4pz. Bicarbonato emodialisi (BHD) 8pz; lattato emodialisi (NXS) 13pz. 7pz sono stati trapiantati (TX) in HDD (1 non ha terminato l’addestramento causa TX); nessun drop-out per fallimento HDD. 1 drop-out per motivi sociali. Tutti gli addestramenti sono stati eseguiti da un medesimo operatore. Durata media addestramenti (20pz): 79±30 gg (BHD 72±19 gg vs NXS 81±36 gg); FAV (16pz) 76±31 gg vs CVC (4pz) 93±27 gg; FAV autopunzione (6pz) 75±22 gg vs care-giver puntore (10pz) 76±37gg; button-hole (5pz) 74±26 gg vs no button-hole (11pz) 77±34 gg.

Conclusioni

Nella coorte esaminata (con i limiti della numerosità) non sembra evidenziarsi un significativo impatto sulla durata dell’addestramento delle differenti tipologie di trattamento, accesso vascolare, tipo di punzione (p=ns). La recente introduzione di monitor di dimensioni compatte per NXS senza necessità di impianto di trattamento acque e l'integrazione organizzativa con il servizio DP e l'Ambulatorio Malattia Renale Avanzata sembra aver favorito l’incremento di incidenza e prevalenza dei pz HDD.

Iadarola G., Borca M., Vallero A., Miniscalco T., Roccatello D.
(S.C. di Nefrologia e Dialisi – Ospedale S. G. Bosco – ASL TO2 – Torino)
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