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Emodialisi

Proteomica e biocompatibilità delle membrane per emodialisi

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Razionale

Il contatto del sangue con un qualunque dispositivo artificiale (es. membrana emodialitica) determina pressochè istantaneamente la deposizione di uno strato superficiale di proteine plasmatiche. La composizione di questo film proteico influenza profondamente tutti gli eventi successivi ed in larga parte concorre alla biocompatibilità del biomateriale. Nel nostro studio esaminiamo la capacità di adsorbimento proteico ed il profilo coagulativo della membrana Helixone (HE) versus il triacetato di cellulosa (CTA).

Casistica e Metodi

Abbiamo valutato il pattern di adsorbimento proteico ed il profilo coagulativo di due differenti membrane per emodialisi: il triacetato di cellulosa (CTA) e l'Helixone (HE). Indagini di proteomica sono state condotte sull'eluito ottenuto da 3 pazienti maschi non-diabetici in regolare trattamento emodialitico e sottoposti ad anticoagulazione con eparina sodica. I parametri coagulativi (PT, PTT, fibrinogeno) sono stati rilevati all'inizio ed al termine della seduta dialitica. Il test di aggregazione piastrinica è stato eseguito per mezzo del TRAPtest (attivatore recettore della trombina TRAP-6) ed il COLtest (aggregazione indotta dal collagene).

Risultati

Nel nostro studio abbiamo rilevato una media di 65 proteine differentemente adsorbite tra le due membrane in esame: il CTA adsorbe proteine plasmatiche principalmente coinvolte nel metabolismo lipidico, interazioni cellula-cellula, apoptosi e patologie cardiovascolari mentre l'Helixone proteine tendenzialmente correlate con disordini ematologici ed ereditari, trasporto molecolare, patologie renali ed ureterali. Per ciò che concerne lo spettro emocoagulativo abbiamo evidenziato come vi sia un adsorbimento, maggiormente rilevabile per l'HE, di catene del fibrinogeno, IGF, antitrombina ed integrina, confermando la capacità modulativa di questa membrana sulla cascata coagulativa.

Conclusioni

L'adsorbimento e l'alterazione di proteine plasmatiche a seguito del contatto tra sangue e membrana dialitica risultano essere elementi cruciali per la biocompatibilità del dializzatore. I nostri dati confermano il valido supporto della proteomica nella comprensione dei meccanismi molecolari e sub-molecolari sottostanti l'adsorbimento proteico inerente una specifica membrana ed ottenere polimeri di sintesi maggiormente biocompatibili.

Pieroni L.(2,3), Mortera S.L.(2,3), Greco V.(2,3), Sirolli V.(1), Ronci M.(3,4,5), Felaco P.(1), Fucci G.(2), De Fulviis S.(1), Massoud R.(2), Condò S.(6), Capria A.(6), Di Daniele N.(6), Bernardini S.(2), Amoroso L.(1), Urbani A.(2,3), Bonomini M.(1)
((1)Institute of Nephrology, Departement of Medicine, University “G. d’Annunzio”, Chieti-Pescara, Italy; (2)Department of Experimental Medicine and Surgery, University ‘‘Tor Vergata’’,Rome, Italy; (3)IRCCS-Santa Lucia Foundation, Rome, Italy; (4)Department of Medical, Oral and Biotechnological Sciences, University G. D’Annunzio of Chieti-Pescara, Chieti, Italy; (5)Mawson Institute, University of South Australia, Mawson Lakes, SA, (5095)Australia ; (6)Department of System Medicine, University ‘‘Tor Vergata’’, Rome, Italy. )
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