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Emodialisi

PESO INTERDIALITICO: PUÒ ESSSERE CONTROLLATO CON UN INTERVENTO NUTRIZIONALE STRUTTURATO?

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Introduzione

I soggetti emodializzati hanno difficoltà a seguire le indicazioni dietetiche (81.4%) specie quelle relative alla restrizione dei liquidi (74.6%) (Kugler C - 2005 [1]), con conseguente aumento del peso interdialitico, incremento del rischio di morbilità e mortalità. Il nostro studio si è proposto di valutare l’efficacia di un intervento nutrizionale sulla compliance all’intake di liquidi in soggetti in emodialisi.

Materiali e metodi

Abbiamo arruolato 30 pazienti in emodialisi presso il centro della Fondazione Maugeri di Pavia (19M e 11F età media pari a 59.6 ± 11.8 anni) con un aumento di peso interdialitico superiore al 4% del peso secco per 3 o più volte in 1 mese (Figura 1, Figura 2). L’intervento nutrizionale è stato strutturato in modo da seguire i pazienti per un periodo di 2 mesi, fornendo un incontro individuale iniziale, 7 incontri educazionali e 1 incontro finale. La compliance ai liquidi è stata ricavata dalla pressione media mentre l’efficacia dell’intervento sulla compliance all’intake idrico è stata valutata calcolando il rapporto percentuale tra il numero di episodi di incremento del peso interdialitico <4% del peso secco ed il numero totale di episodi.

Risultati

Al termine dei 2 mesi di educazione, il nostro intervento ha portato ad una diminuzione del peso interdialitico medio ai limiti della significatività statistica (p=0.052) (Figura 3), mentre la percentuale di incremento ponderale rispetto al peso secco si è ridotta in modo significativo (p=0.03) (Figura 4) avvicinandosi al valore indicato dalle Linee Guida (4%) (Fouque D - 2007 [2] (full text)). Si è assistito ad una riduzione dei valori della pressione arteriosa media da 86.4 a 82.0 mmHg (Figura 5). L’intake di NaCl medio è risultato essere di 12.8 g/die. Il 53.3% dei pazienti ha dichiarato di avere difficoltà a seguire le indicazioni dietetiche sebbene il 56.7% sia risultato compliante ai suggerimenti proposti.

Conclusioni

I dati analizzati hanno confermato che un intervento nutrizionale determina una diminuzione significativa del peso interdialitico e dell’incremento ponderale rispetto al peso secco associati ad una diminuzione dei valori pressori.

release  1
pubblicata il  23 settembre 2015 
da Silvia Brazzo¹, Cinzia Ferraris², Paola Baiardi³, Cristina Pallavicini¹, Giovanni Montagna⁴, Ilaria Vietti¹, Massimo Torreggiani⁴, Ciro Esposito⁴
(¹Ambulatorio di Dietetica e Nutrizione Clinica, IRCCS Fondazione Salvatore Maugeri, Pavia; ²Centro di Studi e Ricerche sulla Nutrizione Umana e Disturbi del Comportamento Alimentare - Dipartimento di Sanità Pubblica, Medicina Sperimentale e Forense, Università di Pavia; ³IRCCS Fondazione Salvatore Maugeri, Direzione Scientifica Centrale, Pavia; ⁴U.O. Nefrologia e Dialisi, IRCCS Fondazione Salvatore Maugeri, Università degli Studi di Pavia, Pavia)
Parole chiave: dieta, emodialisi, peso interdialitico
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