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Emodialisi

Il dolore nei pazienti emodializzati. Un valido aiuto dalla medicina alternativa

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Razionale

Il paziente emodializzato è un paziente complesso che spesso è afflitto da dolore per le patologie correlate all'insufficienza renale cronica e non solo.

La medicina tradizionale cinese può intervenire su questi pazienti, per evitare l'introduzione di altri farmaci oltre ai numerosi assunti e soprattutto, evitare i loro effetti collaterali.

Casistica e metodi

Nel reparto di emodialisi di Santa Maria Nuova da più di un 1 anno abbiamo iniziato a proporre come alternativa alla terapia farmacologica per i dolori, trattamenti di agopuntura.

Sono stati trattati 2 pazienti con dolore alla spalla,1 paziente con sindrome del tunnel carpale ed 1 paziente con dolore alla caviglia.

I pazienti sono stati scelti in base alla non risposta al trattamento farmacologico.

I dolori alla spalla e la sindrome del tunnel carpale erano secondarie a deposizione di sostanza beta amiloide (Gejyo F -1997 [1]) (Namazi H - 2007 [2]), mentre il dolore alla caviglia era collegato ad una sospetta tendinite dopo l'esclusione di fratture.

I pazienti sono stati valutati prima con anamnesi accurata indagando sul corpo e sulla psiche, poi con anamnesi fisiologica e patologica remota e prossima.

È stato eseguito l'esame obiettivo sia secondo medicina tradizionale cinese, che secondo medicina occidentale.

Sono stati ricercati i punti dolorosi (PUNTI ASHI) e successivamente è stato posto un sospetto diagnostico secondo i canoni della medicina tradizionale cinese.

Sono stati decisi i punti da trattare sia localmente che a distanza.

I pazienti sono stati trattati con tecnica di agopuntura con aghi monouso sterili (figura 1) una volta la settimana al termine o prima della seduta dialitica a seconda del turno del paziente.

Gli aghi sono stati mantenuti in sede per 20 min la prima seduta e per 15 min le sedute successive. 

In media sono stati trattati con 17.5 aghi a seduta (Figura 2).

Ai pazienti con dolore alla spalla è stato praticato anche un riscaldamento di alcuni punti locali con sigari di moxa artemisia.

Tali sigari permettono un riscaldamento molto intenso della parte oltre a sfruttare l'azione antinfiammatoria della pianta.

Il dolore è stato valutato a inizio del trattamento con scala VAS.

In totale i pazienti sono stati trattati con una media di 6 sedute totali (3 pazienti trattati con 6 sedute, 1 paziente trattato con 5 sedute).

Risultati

Tutti pazienti hanno manifestato un miglioramento della sintomatologia dolorosa già dopo la prima seduta, con sospensione della terapia antidolorifica. La scomparsa del dolore si è manifestato per alcuni dopo la terza seduta, per altri dopo la quarta.

Nessun paziente ha manifestato effetti collaterali o complicanze.

A distanza di un anno i pazienti non hanno rimanifestato la sintomatologia dolorosa precedente segnalata.

Conclusioni

Il dolore limita grandemente la qualità di vita in particolar modo in quei pazienti, come quelli in trattamento emodialitico, la cui vita è già limitata dalla malattia di base.

La medicina occidentale talvolta si deve fermare di fronte ad alcune sintomatologie di difficile soluzione.
La medicina tradizionale cinese, potrebbe aiutare questi pazienti a migliorare la loro qualità di vita.

Ci auguriamo che tale pratica possa essere maggiormente integrata nei reparti in generale, ed in particolare nei reparti di emodialisi.

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pubblicata il  22 settembre 2015 
da B. Tosi*, F. Manescalchi*, V. Montemurro*, C. Caputo*, V. Pagliai**, M. Angelillo**, M. Bernardi**, S. Bordoni**, F. Gropsanu**, S. Grazzini**, E. Sgatti**, C. Grimaldi°, S. Baccetti°°
(*SS. Emodialisi Ospedale Santa Maria Nuova di Firenze - equipe medica; **SS. Emodialisi Ospedale Santa Maria Nuova di Firenze - equipe infermieristica; °UO nefrologia e dialisi Ospedale San Giovanni di Dio di Firenze; °°Centro di Medicina Tradizionale Cinese - Fior di Prugna - Firenze)
Parole chiave: agopuntura, analgesia, complicanze emodialisi, dialisi, medicina alternativa, medicina tradizionale cinese, terapia
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