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Emodialisi

Iperfosforemia nel dializzato:cosa sanno veramente i nostri pazienti?

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Razionale

Riuscire ad ottenere un adeguato controllo della fosforemia nel paziente dializzato risulta spesso difficile nonostante il miglioramento delle tecniche depurative e l’utilizzo di farmaci chelanti i fosfati. La scarsa aderenza alle terapie è un problema ampiamente riconosciuto nella cura quotidiana dei pazienti in dialisi.

Il nostro studio si propone di verificare quali siano le conoscenze dei nostri pazienti in merito all'iperfosforemia;quali siano i rischi ad essa correlati;quali i farmaci assunti e quali le strategie a disposizione per ottenere un'adeguato controllo del fosforo.

Casistica e Metodi

È stato elaborato un questionario composto da 12 domande a risposta multipla relative alle complicanze dell’iperfosforemia, al contenuto del fosforo nei vari alimenti e alla compliance alla terapia.

Il questionario è stato somministrato a 94 pazienti di età media 64 anni (± 15 aa), 62 maschi e 32 femmine, in trattamento emodialitico trisettimanale presso il Nostro Centro da almeno sei mesi e con livelli di fosforemia >5.5 mg/dl.Tutti i pazienti erano in trattamento con farmaci chelanti ed i questionari sono stati distribuiti durante la seduta dialitica in modo che ogni paziente potesse rispondere autonomamente e sinceramente alle varie domande.

Risultati

Il 76% dei pazienti non assume la terapia; il 45% non conosce i rischi legati all'iperfosforemia e il 70% pensa che non sia un problema e non sa quali siano i cibi a più basso contenuto di fosforo e quali farmaci assumere per il controllo.

Conclusioni

L'analisi dei risultati dimostra che la conoscenza del paziente dializzato sull'iperfosofremia è scarsa così come la compliance alle prescrizioni dietetiche e farmacologiche. Informare ed istruire sui rischi relativi all’iperfosforemia rimane un compito importante del Nefrologo. Fornendo ai pazienti adeguate informazioni sul contenuto di fosforo degli alimenti e sull’importanza di assumere i farmaci chelanti ai pasti principali abbiamo ottenuto in soli tre mesi una riduzione significativa dei valori di fosforemia nel 41% dei pazienti. 


 

Ortalda V., Pessolano G., Tantillo I., Tomei P., Corino I., Petrosino A., Lupo A.
(Divisione Nefrologia e Dialisi -A.O.U.I. - Verona)
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