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Trapianto renale

OX40: UN POTENZIALE TARGET PER IL TRATTAMENTO DEL RIGETTO CRONICO CELLULO-MEDIATO NEL TRAPIANTO DI RENE.

Questo Abstract è stato accettato come Comunicazione.

Razionale

Il rigetto cronico cellulo-mediato del trapianto renale è caratterizzato dalla riduzione del lume dei piccoli vasi per marcato ispessimento dell’intima ed iperplasia fibrosa e da una forte componente di infiltrato leucocitario. Scopo del nostro studio è stato l’analisi dell’espressione genica del tessuto renale e dell’infiltrato cellulare in biopsie di rigetto cronico cellulo-mediato.

Casistica e Metodi

Uno studio di trascrittomica è stato eseguito su biopsie renali fissate in formalina e incluse in paraffina ottenute da 21 pazienti con rigetto cronico, 10 pazienti con rigetto acuto cellulo-mediato e 52 donatori cadavere (CDs). L’RNA totale è stato analizzato mediante DASL Assay (Illumina). I geni di interesse sono stati validati tramite Real Time PCR e immunofluorescenza.

Risultati

Sono stati identificati 164 geni differenzialmente espressi nel tessuto renale di pazienti con rigetto cronico cellulo-mediato e 165 geni differenzialmente espressi nel rigetto acuto cellulo-mediato rispetto ai  CDs. Lo studio delle pathways ha evidenziato il coinvolgimento del signaling di OX40 nel rigetto cronico cellulo-mediato. Il confronto con biopsie di rigetto acuto cellulo-mediato ha rivelato che questa pathway è specifica del rigetto cronico. Studi di validazione hanno confermato una up-regolazione dell’espressione dei geni KLRG1, BLIMP1 e CD25, che identificano una classe di cellule T effettrici della memoria immunitaria, la cui generazione è mediata dalla pathway di OX40. Tramite immunofluorescenza, inoltre, è stata dimostrata la presenza di cellule OX40+/CD8  , KLRG-1+/CD8+ e BLIMP-1+/CD8+ in biopsie di rigetto cronico cellulo-mediato  rispetto al rigetto acuto cellulo-mediato.

Conclusioni

Questo studio descrive, per la prima volta, un profilo di espressione genica specifico del rigetto cronico cellulo-mediato, portando alla luce il coinvolgimento delle cellule T effettrici della memoria mediato dal gene OX40. Questo meccanismo potrebbe essere utilizzato come target per un trattamento specifico del rigetto cronico cellulo-mediato.

Curci C.(1), Sallustio F.(1), Serino G.(1), De Palma G.(1), Trpevski M.(1), Fiorentino M.(2), Rossini M.(2), Quaglia M.(3), Bozzola C.(3), Valente M.L.(4), Zanini S.(4), Furian L.(4), Toscano A.(5), Gallo E.(6), Diena D.(6), Mazzucco G.(6), Barreca A.(6), Gesualdo L.(2), Stratta P.(3), Rigotti P.(4), Citterio F.(5), Biancone L.(6), Schena F.P.(1)
((1)Consorzio C.A.R.S.O., Bari; (2)Dipartimento Emergenza Trapianti d’Organo DETO, Università degli Studi di Bari, Bari; (3)U.O.C. Nefrologia, Dialisi, Trapianto, A.O. Maggiore della Carità, Novara; (4)SSD Trapianti Rene e Pancreas, A.O.U. Padova, Padova; (5)Istituto di Clinica Chirurgica, Università Cattolica Sacro Cuore, Roma; (6)U.O.C. Nefrologia, Dialisi, Trapianto, A.O.U. Giovanni Battista, Torino;)
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