A causa della terapia immunosoppressiva i pazienti portatori di trapianto renale hanno un elevato rischio di sviluppare complicanze di tipo farmacologico e infettivo a livello polmonare.
Abbiamo studiato 500 pazienti trapiantati presso il nostro Centro e identificato le complicazioni polmonari tramite RX e TC torace, BAL, ossimetria e dati clinici. Le complicanze sono state suddivise in pneumopatie parenchimali (infettive), interstiziopatie (infettive e farmacoindotte) e neoplasie.
Abbiamo riscontrato 168 complicanze polmonari: 137 pneumopatie parenchimali (81.5%) 96 con ricovero; 29 interstiziopatie polmonari (IP) (17,3%) di cui 16 farmacoindotte, con BAL negativo per patogeni e compatibilità con immagini TC; 13 infettive, con BAL positivo per patogeni (42,85% Pneumocystis Jirovecii) e compatibilità con immagini TC, e 2 neoplasie (1,2%). La maggior parte dei pazienti con interstiziopatia farmacoindotta erano in terapia con steroidi, Everolimus (EVL) e Ciclosporina (CyA) (43.75%) oppure con Metilprednisolone e mTORi (43,75%). Abbiamo poi considerato i livelli ematici dei farmaci immunosoppressori nei casi in EVL/CyA con IP, che sono risultati superiori ai livelli ematici del gruppo dei controlli con lo stesso schema terapeutico ma senza IP: EVL (ng/mL) 9,84 [8,65-12,17] vs 6,85 [3,7-10,3]; CyA (ng/mL) 303,97 [119,2-448] vs 298,56 [160-498,7]; EVL+CyA (ng/mL) 12.88±1.61 [11,02-15,88] vs 9,83±1.91 [7,38-13,36] con p=0.0019. Successivamente abbiamo effettuato una ROC analysis per cercare un valore soglia per la gestione clinica del rischio di sviluppare IP. I risultati riportano per la sommatoria [Everolimus TLC + (CyAC2/100)] un valore di 11,41ng/ml (AUC di 0,9082, p=0,0028) e di 9,03ng/ml per Everolimus basale (AUC di 0,8622, p=0,0081).
Lo studio riporta l'elevata frequenza di complicanze polmonari in corso di trapianto renale e la correlazione con i farmaci antirigetto utilizzati. Inoltre, i nostri risultati suggeriscono di mantenere livelli di EVL inferiori a 9,03 ng/ml e di sommatoria [Everolimus TLC + (CyAC2/100)] inferiore a 11,41 ng/ml, confermandone l’utilità nella pratica clinica.
