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Trapianto renale

Esperienze di un singolo Centro Trapianti utilizzando Expanded Criteria Donors (ECD) per trapianto di rene singolo o doppio. Valutazione dei risultati dopo i primi otto anni di attività

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Razionale

Lo scopo del nostro lavoro è valutare i risultati ottenuti in pazienti sottoposti a trapianto di rene singolo o doppio utilizzando reni provenienti da ECD nell’attività di un singolo centro trapianto nel medio-lungo periodo.

Casistica e Metodi

Sono stati arruolati retrospettivamente 121 trapiantati (85 con trapianto singolo e 36 con doppio) con un età di 63+/-6,6 anni per un periodo di osservazione di 35,1+/-29,6 mesi (range 6-95 mesi). I rispettivi donatori di età 67,5+/-8 anni, con valori di creatininemia di 1,18+/-0,8 mg/dl furono tutti sottoposti a biopsie renali per la valutazione dello score istologico (Karpinski J Transplantation 1999) che presentava un valore totale di 4,3+/-2,9.

La quasi totalità dei pazienti ha ricevuto la stessa terapia immunosoppressiva: induzione con basiliximab ed a seguire tacrolimus-micofenolato mofetil e steroidi a scalare. Per tutti i riceventi è stata adottata un strategia di riduzione graduale dell’immunosoppressione per riscontro di replicazione urinaria >10 5 e/o sierica>10 3 copie/ml per BKV. Nessun ricevente ha ricevuto invece profilassi per CMV.

Risultati

Comparando il gruppo con trapianto singolo con quello doppio, i fattori che mostravano differenze significative risultavano essere: età del donatore (p<0,001), score istologico (p<0,001), età del ricevente (p<0,001), elevato case-mix del ricevente (p< 0,001), mesi d’attesa pre-trapianto (p<0,005), n. di MM (p<0,001), DGF (p<0,05), complicanze infettive batteriche (p<0,05) e comparsa di NMSK (p<0,01) mentre non si osservavano differenze significative per creatinina sierica del donatore, tempo di ischemia, mesi di dialisi pre-trapianto, episodi di rigetto acuto, complicanze chirurgiche, eventi cardio-vascolari maggiori, comparsa di diabete de-novo, infezioni da CMV, replicazione virale per BKV urinario o sierico, creatinina sierica del ricevente, sopravvivenza dell’organo e del paziente (pNS).

Conclusioni

L’utilizzo di reni provenienti da ECD permette l’offerta di organi ad un numero maggiore di candidati al trapianto (Ratner L.E. Surgery 1996). I risultati nel medio termine sia nel trapianto singolo che nel doppio risultano sovrapponibili per sopravvivenza dell’organo e del paziente.
56º Congresso Nazionale SIN, Rimini, 1-4 ottobre 2015 ©

release  1
pubblicata il  23 settembre 2015 
da De Paolis Paolo, Favarò Antonio, Colonnelli Roberto, Salem Fatma, Adimari Vicenzina, Carriero Concetta°, Iappelli Massimo°, Di Giulio Salvatore
(UOC Nefrologia-Dialisi e Trapianto, °UOS Chirurgia del Trapianto di rene; A.O. S. Camillo-Forlanini - Roma)
Parole chiave: sopravvivenza
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