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Modelli sperimentali/Scienze di base

MICROVESCICOLE CIRCOLANTI IN PAZIENTI CON MALATTIA RENALE CRONICA AVANZATA: NUOVE TOSSINE UREMICHE COINVOLTE NEL PROCESSO DI INFIAMMAZIONE, DANNO ENDOTELIALE E CALCIFICAZIONE VASCOLARE.

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Razionale

Infiammazione, danno endoteliale e calcificazioni vascolari sono elementi clinici caratteristici dei pazienti con insufficienza renale cronica avanzata (CKD), correlate ad elevata mortalità sopratutto per patologie cardiovascolari (CVD). Tossine uremiche (UT) partecipano alla patogenesi di CVD. Le vescicole extracellulari plasmatiche (pEV) rappresentano un nuovo concetto di cross-talk intercellulare. Ipotesi di lavoro: pEV agiscono sinergicamente con UT nell’indurre CVD alterando la funzione delle cellule endoteliali (EC), muscolari lisce (SMC) e dei progenitori endoteliali (EPC). Scopo del lavoro: isolamento/caratterizzazione pEV circolanti in CKD e studio del loro ruolo nella disfunzione cellulare. 

Casistica e Metodi

Analisi del plasma di 60 pazienti CKD in dialisi. Analisi pEV con Nanotrack (Nanosight) e FACS. Valutazione EPC CD34+CD133+flk-1+ circolanti al FACS (sangue intero). Analisi apoptosi, angiogenesi e capacità di calcificazione di pEV isolate dal plasma uremico ed coltivate con EC, SMC e EPC umane.

Risultati

Pazienti con CKD avanzata mostrano maggior concentrazione pEV originanti da differenti tipologie cellulari vs sani. pEV esprimevano in superficie molecole coinvolte nell’infiammazione, coagulazione e apoptosi (Tissue Factor, C5b9, CD40-ligand, Fas-Ligand, integrine e selectine). Correlazione inversa pEV e percentuale di EPC CD34+CD133+flk-1+ circolanti; correlazione diretta pEV e omocisteina, ADMA e PCR plasmatici. pEV sono internalizzate: 1) in EC aumentando adesione leucocitaria, innescando apoptosi e riducendo proprietà pro-angiogeniche per ridotta produzione di NO ed espressione di eNOS ; 2) in SMC aumentando la capacità di calcificazione e espressione Runx2; 3) in EPC inducendo apoptosi e riducendo rilascio di VEGF. La co-incubazione con UT potenziava gli effetti dannosi. Riduzione significativa dell’attività biologica di EV mediante pre-trattamento con RNasi.

Conclusioni

pEV sono significativamente aumentate in pazienti CKD ed originano da differenti tipi cellulari agendo sinergicamente con protein-bound UT nel danno a livello di EC, SMC ed EPC. Il trasferimento di materiale proteico e genetico da pEV a cellule target rivestirebbe un ruolo chiave nei processi di infiammazione, disfunzione endoteliale, calcificazione vascolare.

Quercia AD.(1), Cantaluppi V.(2), Medica D.(1), Dellepiane S.(2), Gai M.(2), Leonardi G.(2), Guarena C.(2), Migliori M.(3), Marengo M.(4), Formica M.(4), Panichi V.(3), Biancone L.(2), Camussi G.(2)
((1)CEntro Ricerca in Medicina Sperimentale, Azienda Ospedaliera “Città della Salute e della Scienza – Molinette”, Università di Torino, Italia; (2)Nefrologia, Dialisi e Trapianto Renale, Azienda Ospedaliera “Città della Salute e della Scienza – Molinette” Torino, Italia; (3)Nefrologia e Dialisi, Ospedale "Versilia", Camaiore (Lu), Italia; (4)Nefrologia e Dialisi, ASLCN(1)Savigliano (CN), Italia)
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