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Malattia renale cronica stadio 1-5 /Anemia/Metabolismo calcio-fosforo

Funzione renale stimata con differenti equazioni e mortalità nella coorte INCIPE

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Razionale

La malattia renale cronica (CKD) è un fattore di rischio noto per outcome avversi, compreso un eccesso di mortalità. La presenza e severità di CKD sono di solito valutate attraverso equazioni di stima della funzione renale basate sui livelli plasmatici di creatinina e/o cistatina C e caratteristiche demografiche. Comunque, pochi studi hanno comparato l’associazione differenziale delle diverse equazioni con la mortalità, che rappresenta l’obiettivo di questo studio.

Casistica e Metodi

La coorte INCIPE è un campione della popolazione generale veneta arruolata nel 2006-2007, con dati di follow-up disponibili fino al 2014. Gli stadi di CKD sono stati definiti sulla base delle seguenti equazioni: Cockcroft-Gault (CG), Cockcroft-Gault normalizzata per superficie corporea (nCG), MDRD abbreviata (MDRD), MDRD a 6 variabili (MDRD-6), CKD-EPI calcolata con creatinina plasmatica (EPI-Cr), CKD-EPI calcolata con cistatina plasmatica (EPI-Cys),  CKD-EPI calcolata con creatinina e cistatina plasmatiche (EPI-CrCys). Lo stadio CKD è stato quindi inserito in un modello di regressione di Cox insieme a età, sesso, BMI, ipertensione, diabetes, dislipidemia, pregressi eventi cardiovascolari, fumo e albuminuria. Le statistiche c con relativi intervalli di confidenza al 95% sono quindi stati comparati per ciascuna equazione.

Risultati

Il campione includeva 2,916 partecipanti, di cui il 47.4% maschi, di età media all’arruolamento di 59.9 ± 11.4 anni. I partecipanti hanno contribuito un totale di 22,514 anni-persona di follow-up (follow-up mediano 7.89 anni), durante i quali si sono verificati 198 decessi. Globalmente, i modelli erano altamente predittivi di mortalità (Tabella 1). Il modello con EPI-Cys aveva una performance significativamente migliore del modello con MDRD-6 (differenza in statistiche c 0.008, IC 95% 0.001, 0.015; p = 0.034), mentre le altre comparazioni non raggiungevano la significatività statistica.

Conclusioni

L’impiego di equazioni di stima con cistatina risulta predire l’outcome mortalità in maniera migliore di formule basate sulla creatinina dopo aggiustamento per altri fattori di rischio.

Ferraro P.M.(1), Donà G.(2), Lupo A.(3), Antonucci F.(2), Frigo A.C.(4), Yabarek T.(3), Saugo M.(2), Gambaro G.(1)
((1)Università Cattolica del Sacro Cuore; (2)Servizio Epidemiologico Regionale Veneto; (3)Università di Verona; (4)Università di Padova)
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