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Malattia renale cronica stadio 1-5 /Anemia/Metabolismo calcio-fosforo

Il carbossimaltosio ferrico non alternativa terapeutica ma certezza terapeutica

Questo Abstract è stato accettato come Poster.

Razionale

Il trattamento dell'anemia nei pazienti emodializzati non può prescindere da un adeguato supporto marziale. Gli indici di adeguato target sono il dosaggio della ferritina che non deve essere inferiore a 200 ng/ml ed il dosaggio della TSAT che non deve essere inferiore al 20% (KDIGO 2012).

Casistica e Metodi

Abbiamo selezionato 40pz emodializzati già in terapia con gluconato ferrico sodico e li abbiamo shiftati verso la nuova terapia con carbossimaltosio ferrico. Sono stati valutati sei mesi prima e tre mesi dopo TSAT, ferritinemia, albumina, Hb, MCV, reticolociti, Hct, folati, PCR, consumo di EPO, numero di somministrazioni settimanali di ferro iv 

Risultati

I risultati già al primo mese di terapia hanno mostrato una netta modifica dei parametri posti sotto analisi, identificando con

tempo 0: periodo di somministrazione di gluconato ferrico sodico.

tempo 1: risultati dopo il primo mese di somministrazione.

Tempo 0/tempo 1. Hb 9,6/10,4 gr/dl. Hct 29,7/32,5. MCV 87,1/90 fL. Reticolociti 1,2/1,8 %. Sideremia 28,6/46,3 mcg/dL. TSAT 12,9/19,3 %. Ferritinemia 177,5/354,3 ng/ml. TSAT<20 67,7/32,3 %. TSAT>20 32,3/38,5.

Conclusioni

La terapia marziale se adeguata ed osservante delle linee guida porta ad un risparmio più che significativo del consumo di EPO, ad una riduzione delle somministrazioni di ferro ev in post HD,  ad una maggior stabilità della emoglobina se viene risolto in maniera più che efficace almeno uno dei fondamentali e purtroppo variabili indici del trattamento dell'anemia. Va segnalato che la caratteristica farmacocinetica del carbossimaltosio ferrico fa sì che si trasformi in ferritina.

Una delle possibili ipotesi sul miglioramento dell'assetto marziale potrebbe essere la riduzione dello status infiammatorio e quindi delle problematiche connesse all'epcidina. In letteratura esiste qualche evidenza ma occorrono ancora ulteriori studi.

Ragusa A.(1), Ricciardi B.(2), Pontoriero A.(2), Castellino S.(1)
((1)UOC di Nefrologia e Dialisi PO Taormina ASPME 205; (2)UOC Nefrologia e Dialisi PO Milazzo ASPME 205)
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