Login




Malattia renale cronica stadio 1-5 /Anemia/Metabolismo calcio-fosforo

Fattibilità della dieta a contenuto proteico molto ridotto supplementata con aminoacidi essenziali e cheto analoghi (sVLPD) negli ultrasettantenni in fase pre-dialitica e residenti nella provincia di Udine.

Questo Abstract è stato accettato come Poster. Clicca qui per visualizzare

Razionale

sVLPD consente di rinviare l’ inizio del trattamento dialitico nei pazienti affetti da uremia severa: ciò determina un miglioramento della loro qualità di vita ed un rilevante contenimento dei costi relativi. Il nostro studio è stato condotto per verificare l’ adottabilità della sVLPD nella popolazione ultrasettantenne residente nella provincia di Udine. 

Casistica e Metodi

Criteri di eleggibilità: età ≥di 70 anni, GFR ≤ 15 mL/min/1.73 m2. Criteri di esclusione: proteinuria ≥3 gr/die, pregressi episodi d’ insufficienza cardiaca congestizia od epatica, infezione da HCV, neoplasie maligne attive, malattia polmonare cronica ostruttiva che richieda ossigeno-terapia (MPCO), sintomi conclamati di uremia, mancata adesione al regime dietetico proposto. Sono stati valutati 51 pazienti (età media 80.4 anni): 27 maschi e 24 femmine. La dieta proposta consisteva di 0.3 gr/kg di peso corporeo/die di proteine di origine vegetale, con un apporto calorico di 35 Kcal/kg/die di peso corporeo, supplementata, quotidianamente, ogni 5 kg di peso corporeo del paziente, con compresse contenenti ciascuna 607 mg di una mistura costituita da 5 chetoanaloghi e 4 aminoacidi essenziali. Questa dieta veniva supplementata ulteriormente, a giorni alterni, con 5 mg di acido folico e con un complesso vitaminico B, con apporto sodico di 3 gr/die.

Risultati

Nessun paziente rientrava nei criteri per essere arruolato nello studio: 35 erano affetti da insufficienza cardiaca, 21 erano portatori di neoplasia maligna, in 8 la proteinuria era maggiore di 3 gr/die, 5 erano affetti da MPCO, 1 da insufficienza epatica. Due o più criteri di esclusione coesistevano in 19 soggetti.


Conclusioni

I nostri dati dimostrano che, almeno nel nostro bacino di utenza, è molto difficile arruolare pazienti ultrasettantenni, affetti da uremia in fase pre-dialitica, allo scopo di ritardare l’ inizio del trattamento sostitutivo della funzione renale grazie all’ adozione di una sVLPD: l’elevata frequenza di severe comorbilità ha reso, infatti, non praticabile, questo tipo di approccio.

Romano G., Pezzutto A., Zanchettin G., Fregonese C., Mioni R., Marega A, Montanaro D.
(Azienda Ospedaliero Universitaria S.M. Misericordia di Udine, SOC di Nefrologia.)
Non sono presenti commenti
Figure
Realizzazione: TESISQUARE®

Per assistenza scrivere al Supporto Tecnico