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Malattia renale cronica stadio 1-5 /Anemia/Metabolismo calcio-fosforo

Il dilemma tra dialisi e palliazione nel paziente ultranovantenne: un caso discusso dagli studenti di Medicina e Chirurgia come esempio di problema clinico attuale del fine-vita tra EBM e bioetica

poster

Razionale

La bioetica clinica sta entrando a fare parte del bagaglio culturale richiesto ai medici, ma la didattica è ancora in fase di sviluppo. Scopo del lavoro è riportare un'esperienza del corso di EBM-Bioetica, riguardo il tema della fine della vita (dialisi o palliazione) in Nefrologia. (Huriet C - 2012 [1], Hughes MT [2] - 2014, Thorsteinsdottir B - 2013 [3])

Casistica e Metodi

Analisi di caso clinico: paziente ultranovantenne, elevata comorbidità, ottimo stato cognitivo, GFR 10 mL/min: scelta dialisi-palliazione come esempio delle scelte di fine-vita.

Partecipanti: studenti di Medicina, corso di EBM-Bioetica.

Modalità analitica: etica dei principi; fonti biomediche; parere di esperti.

Risultati

A seconda della cultura di appartenenza e del contesto socio-culturale del paziente, quattro principi della Bioetica assumono una priorità differente (Taylor RM -2013 [4]). Nell’ambito delle grandi Religioni Monoteiste tende a prevalere il Beneficio, con l’intento di salvaguardare la vita come prioritario bene, anche attraverso l'esperienza della sofferenza (bene salvifico nel Cattolicesimo). Nell’ambito della cultura laica il principio predominante è l’autonomia di scelta del paziente, eventualmente associato al concetto di giustizia come equa ripartizione delle risorse. Il Buddhismo, che si propone di seguire il flusso della vita senza forzarla, ma preservandone la qualità di vita e la coscienza al momento della morte, si pone a ponte tra i due estremi (non maleficio e beneficio prioritari).

Conclusioni

La gerarchia dell'etica dei principi varia a seconda del contesto: nelle grandi Religioni monoteiste a prevalere è la Beneficenza o la non-Maleficenza; l’Autonomia prevale nelle società laiche in cui la vita non è vista come un dono di Dio ma come proprietà del singolo o della società.

Nel Buddhismo la vita e la morte fanno parte di un ciclo che medico e paziente devono comprendere ed assecondare.

Il riconoscimento del valore di vita e fine-vita, in un determinato contesto culturale, è strumento utile per una gestione bioetica di problemi clinici complessi come la scelta dell'avvio della dialisi.

release  1
pubblicata il  24 settembre 2015 
da Maria Vittoria Caniglia, Lorenza Giuditta Borgna, Caterina Bosco, Marco Bosia, Flavia Bottino, Nicholas Bozza, Gulia Brach del Prever, Enrica Branca, Michele Brattoli, Vittoria Briscese, Francesco Bruno, Maria Brutman, Lorenza Burzi, Chiara Bussolino, Federica Calavita, Maria Grazia Calella, Jacopo Calleri, Giorgio Calleris, Vito Camarda, Daniele Camazzola, Enrica Camerino, Marco Cannizzaro, Giorgia Caputo, Omar Cardamone, Alessandra Caretti, Elena Carlotto, Andrea Carpino, Davide Carratta, Luigi Ludovico Carucci, Roberta Casciaro, Federica Castagneris, Filippo Castelli, Yanina Castillo, Giulia Catozzi, Dario Catozzi, Federica Cavaglià, Martina Cavagnero, Stefano Cavallero, Fabio Cavallo, Andrea Cavinato, Greta Cena, Elena Cerino, Andrea Cerutti(1) Verzè Laura(2a), Sacchetti Laura(2b), Cavallo Franco(2c), Piccoli Giorgina Barbara(2d)
((1)Studenti del Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia, Università di Torino corso di Evidence based medicine ed etica (responsabile prof F. Cavallo); (2)Docenti del Corso di Laurea; 2a: Medicina Legale; 2b: Pediatria; 2c: Epidemiologia; 2d: Nefrologia Università di Torino)
Parole chiave: EBM, insufficienza renale cronica, palliazione, paziente anziano
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