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Diabete/Ipertensione arteriosa

EFFETTI DEL TRATTAMENTO CON SITAGLIPTIN SUL NUMERO E SULLA FUNZIONE DELLE CELLULE PROGENITRICI ENDOTELIALI CIRCOLANTI IN SOGGETTI CON DIABETE MELLITO TIPO 2 E INSUFFICIENZA RENALE

poster

Razionale

Gli inibitori della dipeptidil peptidasi-4 (DPP-4) bloccano la degradazione delle incretine da parte dell'enzima DPP-4 e sono utilizzate nel trattamento del diabete di tipo 2 nei pazienti con CKD. Tra i substrati fisiologici di DPP-4 vi è lo stromal derived factor-1a (SDF-1a), una chemochina che stimola la mobilizzazione delle cellule progenitrici endoteliali (EPC) a livello del midollo osseo. Le EPC forniscono una protezione vascolare mediante la riparazione endoteliale e la neoangiogenesi con implicazioni favorevoli in ambito cardiovascolare.

Casistica e Metodi

Sono stati studiati 49 pazienti (età media 72,6±8,0 anni) con diabete di tipo 2 e stadio di CKD ≥3 per 12 mesi. 18 pazienti (36,7%) presentavano CKD stadio 3, 17 (34,7%) CKD stadio 4-5 in terapia conservativa e 14 soggetti (28,6%) erano in dialisi. I 3 gruppi di CKD non differivano per età, durata del diabete, BMI, profilo lipidico e HbA1c nè per incidenza di precedenti eventi cardiovascolari maggiori, retinopatia o trattamenti ipolipemizzanti o anti-ipertensivi (Figura 1-2).

Nei pazienti, assegnati al trattamento con sitagliptin (50 o 25 mg die) o a terapia insulinica in rapporto di 2:1, sono stati studiati al basale e alle settimane 4, 13, 26 e 52 oltre ai parametri emato-chimici i diversi fenotipi di EPC. La quantificazione delle EPC circolanti è stata effettuata con citofluorimetria a flusso FACS-Calibur, software CellQuest, BD Company, USA. È stato eseguito isolamento delle EPC, arricchimento ex-vivo e coltura con valutazione di alcune proprietà funzionali (capacità di adesione delle cellule alla fibronectina e capacità di migrazione).

Risultati

I pazienti con stadio 4-5 di CKD presentavano ridotto numero di cellule circolanti CD34+ e CD34+CD133+ rispetto ai soggetti con stadio 3; la dialisi migliorava solo in parte le alterazioni delle cellule CD34+ e CD34+CD133+ (Figura 3, pannello A - B). Non sono state osservate differenze nel conteggio dellle EPC circolanti CD34+KDR+ e CD34+KDR+CD133+ (Figura 3, pannello C - D ) nè nelle proprietà funzionali delle EPC nei diversi gruppi.

Ottimizzando il controllo glicemico con il trattamento insulinico intensivo miglioravano i livelli delle EPC circolanti CD34+KDR+ e CD34+KDR+CD133+. Anche il trattamento con sitagliptin ha migliorato in modo significativo il numero delle EPC circolanti CD34+KDR+ e CD34+KDR+CD133+ (Figura 4 - 5).

Conclusioni

In conclusione, il numero delle EPC circolanti diminuisce con l'avanzare della malattia renale cronica. Questo può compromettere la fisiologica capacità di riparazione vascolare e può incrementare il rischio di malattia cardiovascolare osservata soprattutto nei soggetti con stadio più avanzato di insufficienza renale. Il miglioramento del controllo glicemico così come il trattamento con sitagliptin si associano entrambi ad un incremento delle EPC circolanti in pazienti diabetici di tipo 2 con insufficienza renale cronica avanzata. Quest’ultimo è probabilmente è un effetto accessorio dell'inibizione dell'enzima DPP-4.

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pubblicata il  23 settembre 2015 
da E. Mangione, R. Caprioli, R. Bellante*, A. Lippi, M. Garofolo*, S. Del Prato*, G. Penno*, M.E. Baronti, M.F. Egidi
(U.O. Nefrologia, Trapianti e Dialisi; *U.O. Malattie Metaboliche e Diabetologia, Dipartimento Medicina Clinica e Sperimentale, Azienda Ospedaliero Universitaria Pisana)
Parole chiave: diabete, insufficienza renale cronica, terapia
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