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Malattie genetiche/Malattie rare

Fattori di rischio non tradizionali della calcifilassi: due casi clinici

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Razionale

L’eziopatogenesi della calcifilassi non è nota. Nella grande maggioranza dei casi si associa a CKD-MBD in pazienti dializzati. La sindrome, tuttavia, può interessare anche pazienti non in ESRD e, in alcuni casi, non associarsi necessariamente ad alterazioni del bilancio Ca-P.

Casistica e Metodi

- Caso clinico 1: Donna, 75 anni, diabetica, obesa, ipertesa, ricoverata in Angiologia per ulcera  cutanea necrotica estremamente dolente in progressiva estensione al polpaccio sinistro, trasferita in Nefrologia per IRA su IRC (stadio III-IV) dopo indagine con mdc. In anamnesi: monorene chirurgico per Carcinoma con recidiva retroperitoneale in terapia da 5 anni con Pazopanib (antiangiogenetico  anti-VEGFR e PDGFR). Assenza di iperparatiroidismo severo (PTH 230 pg/ml, prodotto CaxP normale) e di terapia con vitD. L’indagine istologica evidenzia quadro morfologico  di calcifilassi

 

- Caso clinico 2: Maschio, 71 anni, epatotrapiantato dal 2005, diabetico con IRC (stadio IIIb-IV), ricoverato per ulcera dolente alla gamba destra; in terapia immunosoppressiva con steroide e ICN (Tacrolimus), normale metabolismo CaxP (Ca 8,4 mg/dl, P 3.2 mg/dl, PTH 220 pg/ml) in assenza di terapia. Biopsia cutanea con diagnosi istologica di calcifilassi.

Risultati

Entrambi i pazienti presentavano una modesta decurtazione del GFR in assenza di quadro severo di iperparatiroidismo e con normale prodotto CaxP. Il trattamento del dolore ha necessitato il ricorso alla morfina. Entrambi i pazienti sono stati trattati con sodio-Tiosolfato e.v. con lento beneficio (scomparsa delle ulcere in 14 e 18w) ed il paziente2 anche con terapia iperbarica.

Conclusioni

I due casi presentati dimostrano che lo squilibrio CaxP è condizione non necessaria per la genesi delle lesioni da calcifilassi. Fattori predisponenti sono le patologie con danno del microcircolo (diabete, ipertensione), ma è verosimile che la genesi della necrosi riconosca meccanismi multi-hit. I farmaci con azione vasocostrittiva potrebbero aver contribuito alla genesi delle lesioni.

Mele AA.(1), Favaro E.(1), Ferraro A.(1), Guizzo M.(1), Lazzarin R.(1), Pierobon E.(1), Davoli C.(2), Abaterusso C.(1)
((1)UOC Nefrologia Ospedale San Giacomo Apostolo, Castelfranco Veneto (TV); (2)UO di Anatomia Patologica Ospedale San Giacomo Apostolo, Castelfranco Veneto (TV); )
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