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Malattie genetiche/Malattie rare

Valutazione e confronto di metodi per la stima della volumetria renale in pazienti affetti da malattia policistica a partire da immagini di risonanza magnetica.

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Razionale

Un indice della valutazione della progressione della malattia renale autosomica dominante (ADPKD)  è l’incremento di volume totale renale (TRV) generalmente stimato tramite tracciamento manuale delle immagini di risonanza magnetica. Scopo di questo studio è confrontare i volumi ottenuti tramite tracciamento manuale da due esperti (KVmt), il metodo da noi sviluppato per la segmentazione automatica del rene (KVcor)[1] ed il metodo proposto da CRISP basato su modello geometrico (KVap)[2].

Casistica e Metodi

In 30 pazienti con ADPKD sono state acquisite, sul piano coronale, immagini di risonanza magnetica SSFSE della struttura renale. Il metodo da noi sviluppato prevede la selezione di un punto all’interno della struttura renale nel solo piano centrale del volume acquisito, utilizzato per la segmentazione automatica dei contorni renali di ogni piano. KVcor viene ottenuto utilizzando l’informazione sull’area per ogni fetta, spessore e distanza tra le fette.

Il KVap  viene ottenuto tramite segmentazione manuale del piano centrale del set di immagini e moltiplicazione dell’area per il numero di fette ed un fattore moltiplicativo.

Le varie volumetrie sono poi state confrontate tramite regressione lineare ed analisi di Bland-Altman. La ripetibilità delle misure è stata calcolata in un sottogruppo di 15 pazienti.

Risultati

I risultati delle analisi sono riportati in figura.

La variabilità inter-operatore del TRV calcolata dai risultati ottenuti con il metodo manuale e quello automatico è risultata di 2.4±1.2% e di 1.3±0.9%,rispettivamente.

Conclusioni

Data l’approvazione in Europa del JINARC®(tolvaptan) per il trattamento di ADPKD negli adulti affetti da malattia renale cronica con evidenza di rapida progressione della malattia, il volume renale sarà un essenziale criterio di selezione dei pazienti elegibili al trattamento.

Il metodo da noi sviluppato rappresenta uno strumento veloce per la valutazione accurata del TRV superando le limitazioni del modello proposto da CRISP che non fornisce risultati attendibili per reni grandi e di forma irregolare per la presenza di cisti esofitiche.

Turco D.(1), Severi S.(1), Magistroni R.(2), Mignani R.(3), Corsi C.(1)
((1)Dipartimento dell’Energia Elettrica e dell’Informazione (DEI), Università di Bologna; (2)Nefrologia, Dialisi e Trapianto, Policlinico di Modena; (3)Nefrologia e Dialisi, Ospedale Infermi, Rimini; )
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