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Malattie genetiche/Malattie rare

ADPKD: analisi di mutazione dei geni PKD1 e PKD2 in 100 famiglie Italiane e un nuovo metodo diagnostico mediante Next Generation Sequencing (NGS)

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Razionale

Il rene policistico autosomico dominante (ADPKD) è causato da mutazioni nei geni PKD1 e PKD2. La diagnostica molecolare dell’ADPKD presenta diverse difficoltà tecniche. Studi clinici e case report che descrivono una o poche famiglie ADPKD sono stati riportati nella popolazione italiana, tuttavia, ad oggi, uno studio molecolare completo su più pedigree è ancora assente. 

Casistica e Metodi

Un’analisi di mutazione dei geni PKD1 e PKD2 è stata effettuata in 150 pazienti Italiani con ADPKD appartenenti a 100 diversi pedigree sia mediante il classico sequenziamento Sanger che con Next Generation Sequencing (NGS).

Risultati

Abbiamo identificato 85 mutazioni, di cui 58 non descritte precedentemente in letteratura, raggiungendo un detection rate del 90%. 14/100 pedigree sono risultati portatori di mutazioni a livello del gene PKD2 (14%), 75/100 a livello del gene PKD1 (75%) e 11/100 (11%) sono risultati negativi allo screening di mutazione. Abbiamo identificato 12 mutazioni PKD1 de novo in pazienti sporadici, riportando il più grande numero di mutazioni de novo identificato in un singolo studio. Quattro mutazioni PKD1 ricorrenti sono state identificate in pazienti del sud Italia, un segno di effetto fondatore. 20 pazienti sono stati analizzati mediante NGS (3 analizzati precedentemente con il sequenziamento Sanger): abbiamo confermato i dati del sequenziamento Sanger e identificato mutazioni patogenetiche o probabili patogenetiche nei rimanenti pazienti. Tutti i risultati NGS sono stati confermati con il metodo Sanger, raggiungendo una sensibilità e una specificità del 100%.

Conclusioni

Il nostro studio rappresenta un significativo passo in avanti nella diagnostica molecolare di ADPKD in pazienti italiani perché (i) abbiamo individuato il maggior numero di mutazioni germinali e de novo riportato in un singolo studio italiano (ii) abbiamo settato un nuovo metodo NGS con detection rate comparabile a quello del sequenziamento Sanger, ma con una significativa riduzione dei costi e dei tempi necessari per la diagnosi. 

Gigante M.(1), Diella S.(1,2), Accetturo M.(2), Stallone G.(1), Chicca S.(3), Pontrelli P.(2), Infante B.(1), Ranieri E.(1), Grandaliano G.(1), Gesualdo. L.(2)
((1)Università degli studi di Foggia, Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche, Foggia, Italia; (2)Università “Aldo Moro” di Bari, Dipartimento di Emergenza e Trapianto Organi, Bari, Italia; (3)Ospedale “Sandro Pertini”, Nefrologia e Dialisi, Roma, Italia; )
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