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Malattie genetiche/Malattie rare

Malattia di Charcot-Marie-Tooth ed Insufficienza renale: a case report

poster

Razionale

 La Malattia di Charcot-Marie-Tooth (CMT) è una neuropatia periferica ereditaria (gutmann, 2015 [1]) (saporta, 2014 [2]), eterogenea dal punto di vista clinico, con prevalenza stimata in 1/25000. Presenta atrofia muscolare e neuropatia sensitiva progressiva che colpisce le estremità degli arti e piedi cavi. L’evoluzione è cronica e lentamente progressiva, può essere trasmessa con tutti i modelli ereditari mendeliani. Sono note tre forme: demielinizzante (CMT1), dominante legata all’X (CMTX1), neuronale (CMT2). I pazienti con CMT possono presentare la mutazione di INF2, tale mutazione a sua volta rappresenta una frequente causa di glomerulo sclerosi focale segmentaria (FSGS) in forma familiare autosomica dominante (Caridi, [3] 2014). Recenti acquisizioni infatti evidenziano che la FSGS è primariamente una podocitopatia causata da specifiche mutazioni genetiche podocitarie che includono oltre all'INF2 le NPHS1, NPHS2, WT-1, LAMB2, CD2AP, TRPC6, ACTN4 (Chen, 2015 [4] (full text)). INF2 nello specifico codifica per una proteina che interagisce con il Rho - GTPasi CDC42 e la "mielina e linfociti proteine" (MAL) (ventimiglia, 2015 [5]) che sono coinvolte nei passaggi essenziali della mielinizzazione e manutenzione della mielina . Pertanto questo rafforza l'ipotesi che ritiene la mutazione di INF2 responsabile di casi di CMT associata a FSGS (boyer, 2011 [6] (full text)). Si è inoltre ipotizzato un legame fra la CMT e forme di polineuropatie amiloidi familiari (FAP) (Sobue, 2003 [7]).

Casistica e Metodi

Descriviamo il caso di una paziente di 56 anni, caucasica, con CMT ed insufficienza renale cronica avanzata. La Signora era affetta da CMT2J da mutazione MPZ (OMIM 607736, THr124Met, Locus 1q22), diagnosi genetica nel 2000, esordio a 40 anni, con ipotrofia dei piedi, progressiva ipostenia dorsiflessione ai piedi sino alla plegia, ipoestesia sino a metà polpaccio, ipotrofia ed ipostenia delle mani da circa quattro anni, dolore cronico trattato con Pregabalin 75 mg 1 co x 2/die. Familiarità per CMT: nonno paterno, padre, fratello, una zia ed uno zio paterni e la figlia. Anamnesi nefrologica nulla, non ipertensione arteriosa, diabete o farmaci nefrotossici.

Giungeva in Ambulatorio nel Marzo 2015 per IRC con Crs 2.36 mg/dl, urea 100 mg/dl, clearance creatinina 23.13 ml/min, proteinuria 24h: 829 mg/dl, apporto proteico: 0.5 g/kg, esame urine proteinurico, sedimento spento, iperuricemia, anemia normocromica, normocitica con Hb 11.1 g/dl, iperparatiroidismo, immunologici negativi.

All’Eco Addome: rene dx con diametro longitudinale di 8.6 cm, diffusamente iperecogeno , rene sin nella norma. Effettuava una Scintigrafia renale sequenziale: ridotta vascolarizzazione renale bilaterale, severa compromissione del GFR con netta prevalenza a dx. A sinistra alterazioni escretorie come da stenosi parziale del giunto.

Risultati

Successivamente si assisteva ad un rapido peggioramento funzionale: con Crs al nostro ultimo controllo di 4 mg/dl. La nostra prima ipotesi era che potesse trattarsi di FSGS, anche se la proteinuria era modesta ed il sedimento spento. Si inviava presso altro nosocomio dove effettuava una biopsia renale che esitava in: amiloidosi renale con doppia componente AA ed AL (catene Lambda), si segnala inoltre la presenza di alcuni accumuli di sostanza amiloide che risulta di tipo non AA non AL (Amiloidosi ereditaria?) per la quale si sta effettuando un indagine proteomica. Si rendeva inoltre necessario l'avvio del trattamento sostitutivo con metodica peritoneale. Attualmente la paziente sta effettuando un ciclo di trattamento per l'amiloidosi oltre alla regolare dialisi peritoneale.

Conclusioni

Lo riteniamo un caso interessante, per i suoi molteplici aspetti che potranno essere chiariti del tutto una volta noto l’esito dell’indagine proteomica.

release  1
pubblicata il  24 settembre 2015 
da Tattoli Fabio, Falconi Daniela, De Prisco Ornella, Gherzi Maurizio, Marazzi Federico, Marengo Marita, Serra Ilaria, Tamagnone Michela, Formica Marco
(S.C. Nefrologia e Dialisi ASLCN1, Ospedali di Ceva, Mondovì, Saluzzo e Savigliano)
Parole chiave: amiloidosi al, glomerulosclerosi focale e segmentale
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