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Accessi vascolari

Due complicanze vascolari in un paziente in emodialisi: stenosi vella vena anonima alla giunzione costo-clavicolare e sindrome ischemica da furto della FAVUn

Razionale

Le stenosi venose centrali (SVC) possono presentarsi anche alla giunzione costo-clavicolare per la compressione estrinseca da ipertrofia ossea; questi casi possono richiedere approcci terapeutici differenti dal solo intervento endovascolare.

Casistica e Metodi

Maschio 82anni, in buone condizioni cliniche, iniziava emodialisi in Novembre 2014 mediante FAVradiocefalica sinistra. Un mese dopo, per edema imponente dell’arto sinistro, l’ecocolorDoppler mostrava una portata della FAV di 700ml/min, senza stenosi venose. L'’angiografia mostrava una severa e irregolare stenosi del tronco brachiocefalico sinistro (Fig 1A), trattata stent autoespandibile16x60mm. Per il ripresentarsi dell'edema, alla TAC si evidenziava stenosi intra-stent da ipertrofia ossea dell’estremità sternale della clavicola (Fig 2A-2B) trattata con escissione chirurgica del terzo anteriore della clavicola e posizionamento di stent-intrastent 16x40mm-autoespandibile (Fig 3), seguito da multiple PTA. Mesi dopo la comparsa di edema dell’avambraccio da ostruzione completa di vena basilica cefalica e simultanea sindrome ischemica da furto della FAV hanno determinato la necessità di chiusura endovascolare della FAV mediante endoprotesi ricoperta Viabhan di 6mm di diametro.

Risultati

Il nostro caso clinico è interessante per la comparsa di una stenosi venosa centrale alla giunzione costoclavicolare, che ha richiesto la decompressione ossea chirurgica e dela sindrome ischemica da furto della FAV distale radio-cefalica che ha condotto alla chiusura endovascolare della FAV. La tempestività di intervento è importante in quando la persistenza di uno stato di ipertensione venosa cronica dell’avambraccio ha verosimilmente compromesso anche il microcircolo periferico arterioso del paziente, che non mostrava fattori di rischio vascolari da ipoperfusione.

Conclusioni

La persistenza di stasi venosa da SVC per compressione ossea estrinseca  può determinare una compromissione del circolo venoso di scarico con l’instaurarsi altresì di complicanze sul distretto arterioso per azione di compressione sul microcircolo arterioso distale. In questi casi è necessario un approccio tempestivo multidisciplinare per pianificare una strategia mirata per il paziente.

Giovannini L.(1), Morale W.(2), Patanè D.(3), Malfa P.A.(3), Puliatti D.(2), Rastelli S.(2), Scollo V.(2), Scolaro A.(4), Di Stefano(4), Nicolosi(5), Seminara G.(2), Cappelli G.(1)
((1)UO Nefrologia Dialisi Trapianto, Policlinico di Modena, Modena; (2)UO Nefrologia Dialisi, Ospedale Cannizzaro, Catania; (3)Dipartimento di Radiologia, Ospedale Cannizzaro, Catania; (4)Dipartimento di Chirurgia Vascolare, Ospedale Cannizzaro, Catania; (5)Dipartimento di Chirurgia Toracica, Ospedale Cannizzaro, Catania; )
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