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Accessi vascolari

Controllo dei tassi di infezione nei pazienti dializzati portatori di CVC long-term: l’esperienza pordenonese

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Razionale

Lo scopo del nostro studio retrospettivo è stato quello di sorvegliare e analizzare la frequenza delle infezioni nei pazienti portatori di catetere venoso centrale (CVC) long-term, durante un periodo di 9 anni di osservazione. Abbiamo controllato se l'utilizzo della medicazione in poliuretano verso quella con garze sterili, sia stata migliorativa rispetto ai tassi delle infezioni exit-site (ES) e catetere-correlate (CRBSI).

Casistica e Metodi

Dal gennaio 2007 al dicembre 2015 sono stati inseriti 170 CVC Tesio long-term in 134 pazienti (età media 71 ± 15 anni; ratio M/F=1.5). Sono stati posizionati 130 CVC in vena giugulare interna (VGI) e 40 CVC in vena femorale (VF), per complessivi 131745 giorni catetere. Sono state eseguite 572 determinazioni (tamponi emergenza catetere per esame microbiologico) e analizzate 192 emocolture. La medicazione con garze sterili utilizzata nel periodo 2007-2012, è stata sostituita nel 2013 con la medicazione in poliuretano, tuttora in uso.

Risultati

I tassi di infezione exit-site e CRBSI sono riportati nel grafico. Nei trienni 2007-2009 e 2013-2015 i tassi infettivi ES sono risultati più alti nei CVC femorali rispetto ai giugulari, statisticamente non significativi. Il tempo di permanenza medio dei CVC è stato in VGI=965 giorni (mediana=768), in VF=286 giorni (mediana=130). L'incidenza di batteriemie è stata di 0.5/1000 giorni catetere. Il confronto tra medicazioni non ha mostrato differenti tassi infettivi nei pazienti (p=n.s.). I microrganismi maggiormente isolati nelle infezioni dell’ES sono stati lo Staphilococcus aureus (34%) e l'epidermidis (30%). Le batteriemie CRBSI associate ai CVC giugulari sono risultate positive per Staphilococcus aureus (100%) e per Staphilococcus epidermidis (50%) + Proteus mirabilis (50%), quelle associate ai CVC femorali.

Conclusioni

I nostri risultati non ci permettono di sostenere l’utilizzo della medicazione in poliuretano rispetto a quella con garze sterili nella pratica clinica, ma testimoniano il grande impegno per la prevenzione delle infezioni e ci stimolano ad approfondire la tematica trattata.

De Roia S.(1), Presot M.(2), Panarello G.(1)
((1)S. C. Nefrologia e Dialisi A. A. Sanitaria n. 5 “Friuli Occidentale” P. O. Pordenone; (2)S. C. Ingegneria biomedicale e sistema informatico A. A. Sanitaria n. 5 “Friuli Occidentale” P. O. Pordenone; )
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