Login




Nefrologia clinica

Tiroidite cronica autoimmune e insufficienza renale

Razionale

La tiroidite cronica autoimmune o di Hashimoto è un processo infiammatorio autoimmune della tiroide, caratterizzata da una cronica infiltrazione linfocitaria.

Nelle donne l’incidenza è maggiore che negli uomini.

La patogenesi è legata ad una massiccia infiltrazione linfocitaria costituita soprattutto da linfociti T citotossici e di tipo T helper 1.

L’eziopatogenesi è multifattoriale.

Gli ormoni tiroidei agiscono sulla funzione di molti organi e tessuti e come riportato dal seguente caso clinico anche sulla funzionalità renale.

Casistica e Metodi

Una donna di 21 anni, asintomatica, con anamnesi patologica remota, familiare e farmacologica negativa, giungeva alla nostra osservazione per riscontro ad esami ematici di routine di un lieve e progressivo incremento della creatinina. Nulla da segnalare all’ecografia addominale e pelvica. Debole positività degli ANA. Il profilo tiroideo evidenziava un quadro di ipotiroidismo: TSH 120.54 µUI/ml, FT3 1.30 pg/ml, FT4 0.26 pg/ml, Anticorpi anti-Tireoglobulina 147,40 IU/ml, Anticorpi anti-Perossidasi 64 IU/ml e l’ecografia mostrava una ghiandola tiroidea con ecostruttura diffusamente disomogenea ed ipoecogena, si poneva pertanto diagnosi di tiroidite di Hashimoto. 

Risultati

La paziente veniva trattata con Levotirosina e dopo un mese si osservava la normalizzazione dei valori della funzionalità renale e una riduzione progressiva del TSH.

L’ipotiroidismo determina un incremento delle resistenze vascolari periferiche a livello renale con una vasocostrizione intraparenchimale e conseguente riduzione del flusso plasmatico renale, del filtrato glomerulare e delle capacità di riassorbimento ed escrezione tubulare.

La terapia si basa sulla somministrazione di Levotiroxina, dosando ad intervalli ravvicinati gli ormoni tiroidei fino al raggiungimento della dose ottimale e il ripristino dello stato eutiroideo

Conclusioni

Il caso clinico descritto mette in evidenza l’importanza del dosaggio del TSH in pazienti con insufficienza renale acuta senza cause apparenti, anche in assenza di chiari sintomi di insufficienza tiroidea e come siano reversibili i valori della creatinina plasmatica nel caso di ripristino della funzionalità tiroidea.

De Martinis M.(1), Sirufo M.M.(1), D’Ostilio A.(2), Ginaldi L.(1)
((1)Department of Life, Health, & Environmental Sciences University of L'Aquila, L'Aquila, Italy; (2)U.O. Nefrologia e Dialisi, P.O. Giulianova, Italy.)
Non sono presenti commenti
Figure
Realizzazione: TESISQUARE®

Per assistenza scrivere al Supporto Tecnico