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Nefrologia clinica

Post-implantation syndrome: una variante di insufficienza renale acuta “infiammatoria”

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Razionale

L’aneurisma dell’aorta addominale è riscontro comune nei soggetti >65 anni, con indicazione alla correzione se a rischio di rottura. L’Endovascular aortic repair (EVAR), prevede il posizionamento di uno stent in aorta e annovera come complicanza la post implantation syndrome (PIS), una reazione infiammatoria sistemica, conseguente al rimaneggiamento endoteliale. Caratterizzata da febbre e rialzo degli indici di flogosi, è generalmente benigna ed autolimitantesi, ma talvolta induce disfunzioni d’organo multiple.  

Casistica e Metodi

Descriviamo un caso di PIS con insufficienza renale acuta

Risultati

DC, uomo di 63 anni, noto per sCr 1.8 mg/dl, GFR 45 ml/min e stenosi dell’arteria renale destra, con rene sinistro pelvico e malrotato, viene ricoverato nel 2/15 per crisi ipertensiva e IRA (sCr 3.3 mg/dl), con evidenza alla angioTC di kinking dell’arteria renale sinistra, causante stenosi significativa. Presso altro ospedale viene sottoposto a EVAR e reimpianto dell’arteria stessa, sviluppa polmonite ed IRA oligurica con necessità dialitica, ma è dimesso con sCr 3.3 e PCR normale. Viene successivamente ricoverato con IRA e febbre (sCr 4.7 mg/dl, PCR 10 mg/dl): per iposurrenalismo in assenza di infezioni, viene avviato deltacortene 5 mg/die, con risoluzione del quadro clinico e bioumorale. Nel 11/15 torna da noi per febbre: escluse neoplasie, infezioni e alterazioni ormonali, viene sospeso lo steroide, con successivo peggioramento dell’infiammazione (PCR 2.5) e IRA.La PETevidenzia accumulo di tracciante in aorta addominale in sede di stent, affrancando la diagnosi di PID. Si avvia steroide al dosaggio di 0.5 mg/kg/die con successivo tapering: alla dose-soglia di 5 mg/die i parametri renali e flogistici sono stabili (PCR 0.7 mg/dl, sCr 2.5 mg/dl).

Conclusioni

La PISva considerata nei pazienti sottoposti ad EVAR che sviluppano IRA e sindrome infiammatoria. La diagnosi differenziale dalle altre noxae renali è importante poichè la terapia con antinfiammatori steroidei e non, sono i soli in grado di raffreddare il trigger biologico sottostante.

De Mauri A.(1), Sainaghi P.(2), Sacchetti M.(3), Ruva C.E.(1), Capurro F.(1), Chiarinotti D.(1)
((1)SSD Nefrologia e Dialisi, (2)SS Reumatologia, (3)SC Medicina Nucleare; AOU Maggiore della Carità, Novara )
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