La terapia con RTX del LES severo o refrattario rimane l’alternativa più valida ai trattamenti immunosoppressivi convenzionali. Il RTX depleta i linfociti-B CD20 positivi. Gli effetti sui linfociti-T, in particolare sui “T- regolatori” (T-reg) rimangono da definire. In questo studio prospettico abbiamo valutato la differenziazione e le variazioni del fenotipo dei linfociti-B e T-reg circolanti in pazienti con LES a coinvolgimento multiorganico (con severo coinvolgimento renale) sottoposti a trattamento intensificato di deplezione dei linfociti-B (IDLB).
Sono stati trattati con IDLB 10 pazienti con LES (2 maschi, età media 41.6 aa) refrattari o intolleranti alle terapie convenzionali. Questo il protocollo impiegato: RTX (375 mg/m2 nei giorni 1,8,15,22 con due successive infusioni a 1 e 2 mesi), ciclofosfamide (2 infusioni di 10 mg/Kg a distanza di due settimane) e corticosteroidi (3 boli di metilprednisolone 15 mg/Kg seguiti da prednisone 0.8 mg/Kg ridotto a 5 mg entro 3 mesi) senza terapia di mantenimento immunosoppressiva. L’assetto dei linfociti-B e T circolanti è stato valutato mediante citofluorimetria impiegando Ab-monoclonali anti-CD45,CD3,CD4,CD19,CD20,CD25,FOX-P3 prima dell’avvio di terapia, a 1 e 2 mesi e, successivamente, ogni 2 mesi per 12 mesi.
In tutti i pazienti si è osservata una completa e persistente deplezione dei linfociti-B-CD-20 positivi (ancora assenti dopo 12 mesi). Dopo 1 anno i livelli di T-reg circolanti sono aumentati da 2% (valori basali) a 8% (12 mesi). Per tutti la remissione clinica è stata completa (ad oggi senza recidive). L’indice SLEDAI si è ridotto in un anno da 14.6 a 4.
I nostri risultati suggeriscono che il trattamento intensificato di deplezione linfocitaria con una combinazione di RTX, ciclofosfamide e corticosteroidi induca un sostanziale riassetto delle popolazioni linfocitarie con una persistente deplezione B-linfocitaria ed un incremento dei T-regolatori. Questo riarrangiamento potrebbe giustificare la persistenza della condizione di remissione clinica in assenza di terapia immunosoppressiva di mantenimento.