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Nefrologia clinica

Valore clinico e prognostico degli immunodepositi extraglomerulari nella nefrite lupica

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Razionale

Determinazione del valore diagnostico e prognostico degli immunodepositi (ID) extraglomerulari nella nefrite lupica (NL).

Casistica e Metodi

Utilizzando l’immunofluorescenza abbiamo cercato ID extraglomerulari in 182 pazienti con NL e biopsia renale (92% femmine, età media di 37.2+18.6 anni), follow-up 12.5+9.6 anni. L’1% aveva classe II, il 22.5% classe III, il 52% classe IV e il 24.2% classe V.

Risultati

Il 36.8% dei pazienti presentava ID tubulari, il 25.8% ID vascolari e l’11% ID interstiziali. Gli ID extraglomerulari erano associati alla presenza di infiltrato interstiziale (p=0.004).

I pazienti con ID tubulari avevano, rispetto a quelli senza, minore GFR stimato (eGFR) (p=0.004) e più globuli rossi al sedimento urinario (p=0.01). La creatininemia era piu’ elevata nei pazienti con ID interstiziali (p=0.027) e ID vascolari (p<0.0001), questi ultimi avevano eGFR minore (p=0.0001) e più frequentemente ipertensione arteriosa (p=0.022).

La durata media del follow up era simile tra pazienti con e senza ID.

All’ultima osservazione, i pazienti con ID tubulari, vascolari e interstiziali avevano,  rispetto a quelli senza, creatininemia maggiore (p=0.005, p=0.017, p=0.009 rispettivamente). L’insufficienza renale cronica era più frequente nei pazienti con ID vascolari (p=0.01).

ID tubulari, vascolari e interstiziali erano più frequenti nelle forme proliferative (p=0.003; p=0.000; p=0.002, rispettivamente).

Nelle forme proliferative: al basale, i pazienti con ID vascolari avevano rispetto a quelli senza eGFR inferiore e creatininemia più elevata (59.2±35.6 vs 83.6±38.7:p=0.0008; 1.9±1.6 vs 1.2± 0.9:p=0.0005 rispettivamente); i pazienti con ID interstiziali avevano creatininemia più elevata (2±1.7 vs 1.3±1.0: p=0.04). All’ultima osservazione, la creatininemia era maggiore nei pazienti con ID tubulari (2.27±3.07 vs 1.2±1.15: p=0.0069) e vascolari (2.28±2.84 vs 1.4±1.89: p=0.043).

Conclusioni

Nel nostro studio, gli immunodepositi extraglomerulari sembrano associati a più severe manifestazioni cliniche all’esordio e a peggiore prognosi renale.

Nelle forme proliferative, la presenza di ID vascolari sembra associata ad una peggiore prognosi.

Raffiotta F., Passerini P., Fogazzi G., Messa P., Moroni G.
(Unità Operativa di Nefrologia, Fondazione Ca’ Granda IRCCS Ospedale Maggiore, Mangiagalli, Regina Elena. Via della Commenda 15, 20122 Milano)
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