I dati ISTAT documentano un 31,1% di bimbi nati da madri straniere in Veneto. Maggiore interesse è rivolto alla comprensione dell’effetto della immigrazione sulla salute delle donne in particolare durante la gravidanza. I disturbi ipertensivi in gravidanza rimangono uno dei problemi maggiori.
Scopo dello studio è stato valutare l’outcome materno-fetale in donne immigrate afferenti agli ambulatori “Rene-Gravidanza” di Padova e Verona nel periodo 2008-2015.
Esaminate 335 donne di cui 106 straniere (F) e 229 italiane (I). Variabili analizzate: età materna, settimana gestazionale (SG), parità, presenza di ipertensione cronica (CH), ipertensione gestazionale (GH), preeclampsia (PE), eclampsia (E), Hellp Sindrome (HS), presenza di nefropatie (N), modalità del parto, peso bimbi, Apgar.
*L’età media è significativamente inferiore nel gruppo F rispetto al gruppo I (p=0,000);
*Nel gruppo I l’età avanzata (40-45 a) risulta fattore di rischio per PE (p=0,028);
*La maggior parte delle donne I è primipara, nel gruppo F le parità 2 e 3 sono risultate significativamente diverse rispetto al gruppo I (p=0,004 e p=0,012 rispettivamente);
*Distribuzione simile tra F ed I per CH, GH, PE, E, HS. Nel gruppo F l’unica etnia che ha sviluppato E è quella africana indipendentemente da età o nefropatie;
*Modalità del parto con taglio cesareo più frequente nel gruppo I;
*Nessuna differenza nel peso dei bimbi tra F ed I, anche considerando disturbi ipertensivi e nefropatie; il peso dei bimbi di origine latino-americana è superiore rispetto a quelli di origine asiatica (p=0,016);
*Nessuna paziente nefropatica del gruppo F ha sviluppato GH;
*Indipendentemente dalla presenza di ipertensione o nefropatie non vi è differenza tra F ed I nella numerosità per SG (nati a termine, prematurità moderata e grave).
Questo studio ha evidenziato l’età materna come fattore di rischio per PE. I due gruppi di gravidanze a rischio sono risultati nel complesso omogenei evidenziando un outcome materno-fetale simile.