Il MM determina frequentemente danno renale con quadri istologici differenti: Myeloma Cast Nephropathy (MCN, 33%), Amiloidosi AL (AL 21%), Malattia da deposizione di catene leggere (MIDD, 5%) e Necrosi Tubulare Acuta (ATN, <5%).
L’insufficienza renale acuta (AKI) è la manifestazione più frequente ed impatta morbidità e mortalità. Abbiamo valutato se biomarkers clinici non invasivi, quali lo stadio AKI e %UAE, possono contribuire alla diagnosi precoce dei molteplici patterns istologici renali in quanto la biopsia renale (BR) non è sempre eseguibile
Abbiamo selezionato retrospettivamente tutti i pazienti biopsiati presso il nostro Reparto dal 2000 al 2013 con diagnosi di nefropatia secondaria a MM. Il grado AKI-KDIGO 2012 era calcolato in base all’aumento della creatinina (t₀ fino a 1 anno prima del ricovero e t₁ al momento del ricovero). %UAE era ottenuta dall’elettroforesi delle proteine urinarie. I valori medi dei biomarcatori tra pazienti con diverse diagnosi venivano confrontati con il test di Mann-Whitney. Per valutare la capacità diagnostica rispetto a MCN era effettuata l’analisi ROC e la regressione logistica stepwise per determinare la capacità predittiva incrementale dei biomarkers.
Tra il 2000 e il 2013 venivano selezionati 76 pazienti. 3 pazienti erano esclusi per amiloidosi AA e 2 per nefropatia diabetica. 41/71 pazienti presentavano MCN, 20 AL, 2 MIDD. I pazienti MCN avevano valori significativamente più bassi di %UAE (10.18 vs 54.70) e più alti di Cr t1 (5.83 vs 1.96) rispetto ai non-MCN. sFLC kappa e lambda hanno specificità > 0.80 ma insufficiente sensibilità nel prevedere MCN
I nostri dati dimostrano che la stadiazione AKI associata a %UAE sono parametri non invasivi precoci ed altamente predittivi nella diagnosi differenziale tra MCN e le forme non-MCN. La BR rimane il gold standard diagnostico per la coesistenza di diversi tipi di danno renale e per la scoperta di nuove entità istologiche associate a MM
Capacità predittiva incrementale dei biomarkers.