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Nefrologia clinica

Classificazione KDIGO 2012 e percentuale di escrezione di albumina urinaria (%UAE) come biomarcatori predittivi delle lesioni istologiche renali nel mieloma multiplo (MM)

Questo Abstract è stato accettato come Poster.

Razionale

Il MM determina frequentemente danno renale con quadri istologici differenti: Myeloma Cast Nephropathy (MCN, 33%), Amiloidosi AL (AL 21%), Malattia da deposizione di catene leggere (MIDD, 5%) e Necrosi Tubulare Acuta (ATN, <5%).

L’insufficienza renale acuta (AKI) è la manifestazione più frequente ed impatta morbidità e mortalità. Abbiamo valutato se biomarkers clinici non invasivi, quali lo stadio AKI e %UAE, possono contribuire alla diagnosi precoce dei molteplici patterns istologici renali in quanto la biopsia renale (BR) non è sempre eseguibile

Casistica e Metodi

Abbiamo selezionato retrospettivamente tutti i pazienti biopsiati presso il nostro Reparto dal 2000 al 2013 con diagnosi di nefropatia secondaria a MM. Il grado AKI-KDIGO 2012 era calcolato in base all’aumento della creatinina (t₀ fino a 1 anno prima del ricovero e t₁ al momento del ricovero). %UAE era ottenuta dall’elettroforesi delle proteine urinarie. I valori medi dei biomarcatori tra pazienti con diverse diagnosi venivano confrontati con il test di Mann-Whitney. Per valutare la capacità diagnostica rispetto a MCN era effettuata l’analisi ROC e la regressione logistica stepwise per determinare la capacità predittiva incrementale dei biomarkers.

Risultati

Tra il 2000 e il 2013 venivano selezionati 76 pazienti. 3 pazienti erano esclusi per amiloidosi AA e 2 per nefropatia diabetica. 41/71 pazienti presentavano MCN, 20 AL, 2 MIDD. I pazienti MCN avevano valori significativamente più bassi di %UAE (10.18 vs 54.70) e più alti di Cr t1 (5.83 vs 1.96) rispetto ai non-MCN. sFLC kappa e lambda hanno specificità > 0.80 ma insufficiente sensibilità nel prevedere MCN

Conclusioni

I nostri dati dimostrano che la stadiazione AKI associata a %UAE sono parametri non invasivi precoci ed altamente predittivi nella diagnosi differenziale tra MCN e le forme non-MCN. La BR rimane il gold standard diagnostico per la coesistenza di diversi tipi di danno renale e per la scoperta di nuove entità istologiche associate a MM

Capacità predittiva incrementale dei biomarkers.

Santostefano M.(1), Fabbrizio B.(2), Malvi D.(2), Demelas V.(1), Zamagni E.(3), Boneschi A.(1), Schiavone G.(1), Gibertoni D.(4), Mancini E.(1), Cavo M.(3), Santoro A.(1)
((1)U.O. Nefrologia, Dialisi ed Ipertensione Mancini, (2)SSD Diagnostica Istopatologica e Molecolare degli organi solidi e dei relativi trapianti D’Errico, (3)Dipartimento di Ematologia e Scienze Oncologiche Seragnoli, Policlinico S. Orsola-Malpighi, Bologna (4)Dipartimento di Scienze Biomediche e Neuromotorie Università di Bologna)
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