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Nefrologia clinica

Coinvolgimento glomerulare e tubulare in pazienti con cirrosi epatica HCV relata

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Razionale

La relazione tra infezione da HCV e danno glomerulare è nota. Meno conosciuto è il danno tubulare HCV relato. Scopo dello studio è valutare la presenza di coinvolgimento renale, glomerulare o tubulare, in pazienti HCV positivi.

Casistica e Metodi

Sono stati arruolati 98 pazienti con cirrosi HCV relata Child Pugh A. Il filtrato glomerulare è stato calcolato mediante formula CKD-EPI 2009. Sono stati calcolati il rapporto albumina/creatinina urinari e alpha1 microglobulina/creatinina urinari. Il coinvolgimento glomerulare è stato definito come ACR >30ug/mg, quello tubulare come α1MCR >14ug/mg con FeNa>1%. Sono state valutate le concentrazioni urinarie della Liver-Type Fatty Acid-Binding Protein (L-FABP) and Kidney injury molecule-1 (KIM-1) sulle urine del mattino tramite ELISA e i risultati correlati con i livelli di creatininuria.

Risultati

Il filtrato glomerulare è risultato > 60 ml/min/1.73m2 in 92 pazienti (93.8%) a tra 45-59 ml/min/1.73m2 in 6 pazienti (6.1%). Il coinvolgimento glomerulare è stata riscontrato in 19 pazienti (19.4%), quello tubulare in 31 pazienti (31.6%), ed entrambi in 10 pazienti (p=0.034). I soggetti con coinvolgimento renale, indipendentemente glomerulare o tubulare, mostravano valori di filtrato significativamente ridotti (p=0.005) ed avevano un’età più avanzata, ACR e α1MCR più elevati e mostravano uno stadio KDIGO più avanzato. Nessuna associazione è stata dimostrata tra coinvolgimento renale e: livelli di HCV-RNA, stifness e funzionalità epatici. I livelli di L-FABP e KIM-1 erano significativamente maggiori nei pazienti con coinvolgimento renale.

Conclusioni

Il coinvolgimento glomerulare e/o tubulare è frequente in pazienti con cirrosi HCV relata. L’evidenza di replicazione del virus C nelle cellule tubulari su biopsie renali suggeriste una localizzazione alternativa dell’HCV e identifica una patologia renale. Il coinvolgimento tubulare e/o glomerulare permette di identificare quei pazienti HCV positivi con danno renale cronico ma con eGFR apparentemente nella norma e dovrebbe portare ad un più attento monitoraggio della funzione renale.

Cappoli A.(1), Umbro I.(1), Palazzo D.(1), Biliotti E.(1), Bachetoni A.(2), Perinelli P.(1), Tinti F.(1), D’Alessandro M.D.(2), Grieco S.(1), Labriola R.(2), Subic M.(3), Rucci P.(4), Mitterhofer A.P.(1), Taliani. G.(1)
((1)Dipartimento di Medicina Clinica; (2)Dipartimento di Patologia Clinica; (3)Dipartimento di Medicina Interna; (4)Dipartimento di Neuromotorie e Biomediche. Sapienza Università di Roma. Roma, Italia)
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