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Nefrologia clinica

Management della crisi renale in corso di sclerosi sistemica: nostra esperienza

Razionale

La sclerosi sistemica è una patologia reumatologica relativamente rara (0.6-2.3 nuovi casi su un milione in Italia), con coinvolgimento multisitemico, principalmente del sottocute, esofago, cuore, polmoni. Il rene è interessato in circa il 48% dei casi. Nel 20% dei casi, l’interessamento renale è acuto (crisi sclerodermica), nel 15% si riscontra solo un anormale valore della creatinina, nei casi rimanenti (13%) si osserva solo proteinuria. La crisi sclerodermica è un evento particolarmente temibile con prognosi molto severa per la funzione renale.

Casistica e Metodi

Qui riportiamo la nostra esperienza su quattro casi di crisi renale in corso di sclerodermia.

Risultati

Il tempo medio di malattia sistemica prima della comparsa della crisi renale è molto variabile: da 7-9 mesi (50%) a 9-10 anni (50% dei casi). In tre casi è descritta ipertensione arteriosa contestuale o pregressa (in trattamento farmacologico). In due casi sono evidenziabili fattori scatenanti, già descritti in letteratura (gravidanza, terapia cortisonica). In altri due casi sono evidenziabili fattori differenti: terapie con FANS, terapie antivirali, tromboflebiti, pregressa IRC da glomerulonefrite.

Nessuno dei soggetti presentava proteinuria maggiore di 500mg/24h (range 0-500mg/24h) al momento della crisi. I soggetti sono stati trattati mediante terapia reidratante, controllo pressorio, prostaglandine, senza restituito ad integrum della funzione renale (un caso progressione a end-stage renal disease (ESRD), tre casi circa 19% riduzione della creatinina in media immediatamente dopo terapia). Tre casi sono evoluti in ESRD: in due soggetti nell’arco di 1-3 mesi, in un soggetto dopo 16 anni.

Conclusioni

Questi dati sono in accordo con altre casistiche, confermano il ruolo scatenante della terapia cortisonica e gravidanza per la crisi renale. Inoltre suggeriscono il possibile ruolo dell’ipertensione come indicatore prognostico negativo. Rimane da verificare il possibile coinvolgimento di patologie virali (Herpes zoster) e relative terapie ed il ruolo prognostico del coinvolgimento di altri organi (polmonare e cardiaco) prima della crisi.

Di Matteo D., Pedoto D., Miranda G., Annunziata T., Viggiano D., Capasso G.
(Department of Cardio-Thoracic and Respiratory Science, Second University of Naples, Naples, Italy)
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