Login




Nefrologia clinica

Rituximab come trattamento di seconda linea nella glomerulosclerosi segmentale e focale resistente alla terapia convenzionale: l'esperienza del nostro centro

Questo Abstract è stato accettato come Poster. Clicca qui per visualizzare

Razionale

La glomerulosclerosi segmentale e focale (GSSF) è una delle più frequenti cause di sindrome nefrosica e spesso è complicata dalla resistenza al trattamento con steroidi e altri immunosoppressori; in questi casi l'anticorpo monoclonale anti-CD20 Rituximab (RTX) è spesso utilizzato come trattamento di seconda linea, tuttavia l'evidenza scientifica a suo favore è ancora scarsa.

Casistica e Metodi

Abbiamo analizzato i dati di 5 pazienti (Paz), da noi ricoverati tra il 2009 e il 2014, affetti da GSSF istologicamente determinata, di lunga durata. I Paz hanno ricevuto terapia di II linea con RTX (due dosi da1 grammoa distanza di due settimane). Gli outcomes considerati sono stati la riduzione della proteinuria (protU) e l’aumento della velocità di filtrazione glomerulare (VFG).

Risultati

Il tempo medio di FU è di 18.8 (±6.34) mesi. Alla fine del FU (FUend) solo il Paz con il VFG più elevato all’inizio del FU mostrava una remissione completa (protU < 0.3 gr/die). Il VFG è migliorato in 2/5 Paz (+11.7 e +10.7 ml/min rispettivamente) (Tabella). Non è stata trovata nessuna correlazione tra il valore di VFG al momento della prima infusione di RTX (T0) e la riduzione della protU dopo RTX o tra il valore del VFG al T0 e al FUend. RTX è stato ben tollerato, non vi sono stati eventi avversi.

Conclusioni

Nella nostra esperienza il RTX ha mostrato risultati controversi come trattamento di II linea della GSSF resistente o con frequenti recidive, ciononostante pensiamo sia una valida alternativa terapeutica poiché la prognosi renale in questi casi sarebbe comunque infausta. La migliore risposta in termini di riduzione della protU nel Paz con il più alto VFG al T0 potrebbe indicare che, in casi analoghi, l’uso di RTX non dovrebbe essere ritardato, ma anzi adottato quando la funzione renale è ancora conservata.

Rizzo R., Romani F., De Sanctis L.B., Mancini E.
(Nefrologia, Dialisi e Ipertensione – Policlinico Universitario Sant'Orsola- Malpighi di Bologna, Italia)
Non sono presenti commenti
Realizzazione: TESISQUARE®

Per assistenza scrivere al Supporto Tecnico