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Nefrologia clinica

Rituximab nel trattamento delle vasculiti ANCA associate con interessamento renale: esperienza monocentrica

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Razionale

Numerosi studi suggeriscono che il Rituximab sia efficace nell'induzione della remissione delle AAV  e probabilmente superiore nella recidiva di malattia. Inoltre  recentemente è stata dimostrata l’efficacia nel interessamento renale severo. Riportiamo la nostra esperienza di utilizzo del Rituximab nelle AAV con interessamento renale.

Casistica e Metodi

Studio monocentrico retrospettivo su 12 pazienti con AAV effettuato nel periodo 2010-2016. Rituximab era prima terapia in 3 pazienti, terapia della recidiva in 8 pazienti, terapia in refrattarietà in 1 paziente. Dopo osservazione di 6 mesi, abbiamo valutato: 1) Percentuale di remissione completa (BVAS=0) 2) Tasso di mortalità 3) Tasso di ESRD. 4) Recupero della funzione renale (eGFR-CKD-EPI). 5) Eventi avversi. Età media dei pazienti: 56 anni , 7 ♀, 5♂. Quattro affetti da GPA, 8 da MPA. Quattro pazienti con cANCA/PR3, 8 per pANCA/MPO. eGFR medio ad inizio trattamento 22,5±20,2 ml/min/1.73m2 con 2 pazienti in trattamento sostitutivo. BVAS all’induzione  9±3.7.

Risultati

Cinque pazienti  hanno ottenuto la remissione completa ( 1 gruppo  prima terapia; 4 gruppo terapia della recidiva). Tutti erano vivi al termine dei 6 mesi. Cinque pazienti risultavano in ESRD a 6 mesi. Dei pazienti in remissione il eGFR medio ad inizio trattamento era 30,8±25,3ml/min/1.73m2. Alla fine dei 6 mesi il eGFR era 38,3±24,6. Nessuno ha sviluppato eventi avversi dopo il trattamento. I 7 pazienti non responder avevano eGFR più compromesso ad inizio trattamento 15,4±12,4ml/min/1.73m2. Di questi, 4 pazienti risultavano positivi per pANCA/MPO.

Conclusioni

In questo studio, limitato dal disegno retrospettivo e dal numero dei casi, viene evidenziata una bassa percentuale di risposta al RTX in termini di recupero della funzione renale, soprattutto nei casi con interessamento renale severo e anticorpi pANCA/MPO. Dalla nostra esperienza possiamo concludere che in assenza di linee guida, i dati incoraggianti sull’utilizzo del RTX in questo sottogruppo di pazienti, devono essere confermati da trial multicentrici randomizzati e controllati su casistiche più ampie.

Fig. 1. Risultati di studio monocentrico retrospettivo su 12 pazienti con AAV trattati con RTX.

Tsalouchos A., Caroti L., Cirami C., Antognoli G., Dervishi E., Romoli E., Curci F., Minetti E.E.
(Nefrologia e Trapianti - Azienda Ospedaliero-Universitaria Careggi. Largo Brambilla, 3 - 50134 Firenze)
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