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Nefrologia clinica

Complicanze post biopsia del rene nativo: influenza del filtrato glomerulare.

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Razionale

La biopsia renale percutanea del rene nativo è una tecnica, relativamente sicura, essenziale nella diagnosi e nella gestione delle nefropatie. La ridotta funzione renale è uno dei principali fattori di rischio di complicanze periprocedurali.

Scopo del nostro studio è la valutazione retrospettiva della relazione tra livello funzionale renale e complicanze postbioptiche. 

Casistica e Metodi

Nel periodo 1/1/2010 - 31/12/2015 abbiamo sottoposto a biopsia renale 258 pazienti (caratteristiche elencate in Fig. 1). Sono stati divisi in tre gruppi in base al eGFR (Formula CKD-EPI) : Gruppo 1 > 60 mL/min, Gruppo 2 30 - 59 mL/min, Gruppo 3 < 30 mL/min.

Sono stati valutati: ecografia renale, tempo di sanguinamento, INR, aPTT ed emocromo prima della procedura; controllo emocromo ed ecografia renale 4 e 24 ore post-BR. 

Abbiamo confrontato l'incidenza tra i gruppi di complicanze minori (macroematuria a rapida risoluzione spontanea, ematoma clinicamente irrilevante, calo Hb 1 - 2 g/dL) e maggiori (macroematuria persistente, calo Hb >  2 g/dL, ematoma con necessità trasfusionale, embolizzazione radiologica, nefrectomia, morte). 

Risultati

La percentuale di biopsie diagnostiche è risultata del 99,6%.

Complicanze minori complessive 78 (30%): Gruppo 1 34 (36%) , Gruppo 2 19 (27%),  Gruppo 3 25 (27%). Nel 61% dei casi (18% del totale) la complicanza era un ematoma perirenale clinicamente irrilevante. Differenza tra i gruppi non significativa.

Complicanze maggiori 9 (3%): Gruppo 1 2 (2%): 2 anemizzazioni, Gruppo 2(4%): 2 anemizzazioni, 1 nefrectomia, Gruppo 3 4 (4%): 3 anemizzazioni (1 con necessità trasfusionale), 1 embolizzazione radiologica. Differenza tra i gruppi non significativa.

Conclusioni

I nostri dati mostrano un'incidenza complessiva di complicanze post biopsia renale in linea con i dati della letteratura.

Non abbiamo riscontrato invece differenze statisticamente significative tra i gruppi. Nella nostra esperienza il grado di compromissione funzionale renale non rappresenta un fattore di rischio per le complicanze bioptiche.

Guarnieri A.(1), Ariaudo C.(1), Bainotti S.(1), Ferrando C.(1), Moggia E.(1), Pino C.(2), Mazzucco G.(3), Pacitti A.(1)
((1)SC Nefrologia e Dialisi, AS S. Croce e Carle Cuneo; (2)UOC Nefrologia e Dialisi, USL Toscana Nord Ovest; (3)Anatomia Patologica, Dipartimento Scienze Mediche, Università di Torino )
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