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Nefrologia clinica

Valutazione del rischio tromboembolico ed emorragico in pazienti affetti da insufficienza renale cronica in stadio III, IV o in trattamento dialitico e fibrillazione atriale

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Razionale

Nonostante un aumento del rischio tormboembolico ed emorragico, i dati sull’utilizzo del warfarin nei pazienti con fibrillazione atriale affetti da IRC stadio 3-4 o in emodialisi sono contrastanti. Abbiamo valutato in tali soggetti la percentuale di eventi tromboembolici ed emorragici occorsi durante il periodo di osservazione (rispettivamente 2014-2015 e 2010-2015) e l’impatto della terapia anticoagulante su tali eventi.

Casistica e Metodi

E' uno studio osservazionale retrospettivo monocentrico, condotto su 159 pazienti in fibrillazione atriale: 72 con IRC in stadio 3-4 e 87 con IRC-HD. 

Risultati

Le due popolazioni sono uniformi per le caratteristiche demografiche e cliniche. I pazienti IRC-HD sono più anziani rispetto a quelli IRC-stadio 3-4 (73,3+9 aa vs 67,32+11.7 aa; p= 0.015) e presentano un maggiore rischio tromboembolico (CHA2DS2VAScscore: 4.07 vs 2,87; p< 0.001) ed emorragico (HASBLED score: 2,3 vs 1,52; p < 0,001).  Più frequente nel gruppo HD è la vasculopatia periferica (60,9% vs 41,6%; p=0.017). I pazienti in HD assumono warfarin in percentuale minore rispetto ai pazienti IRC stadio 3-4 (51.72% vs 69.44%; p= 0.034), ed inferiore risulta anche l’impiego di tutte le classi dei farmaci antipertensivi.

Gli eventi tromboembolici sono riportati con frequenza simile nelle due popolazioni. Gli eventi emorragici sono invece più frequenti in HD rispetto ai pazienti IRC stadio 3-4 (32.18% vs 12.5%; p=0.004) per un maggior numero di sanguinamenti minori (p=0.006). La mortalità è più elevata nel gruppo IRC-HD rispetto al gruppo IRC-stadio 3-4 (58.62% vs 0%; p < 0.01). La correlazione tra le complicanze tromboemboliche ed emorragiche e l’assunzione o meno della terapia anticoagulante, per entrambi i tipi di eventi ed in entrambi i gruppi di studio, non ha mostrato differenze statisticamente significative.

Conclusioni

I nostri dati non supportano la raccomandazione di un utilizzo standard della TAO per la prevenzione delle complicanze tromboemboliche nei pazienti con fibrillazione atriale e con IRC in HD o stadio 3-4.

Gorlato G.(1), Tortorella G.(1), Corradini M.(2), Iannuzzella F.(2), Bertolini R.(2), Pasquali S.(2), Massimo P.(1)
((1)S.C. Cardiologia, IRCCS Arcispedale S. Maria Nuova Reggio Emilia; (2)S.C. Nefrologia e Dialisi, IRCCS Arcispedale S. Maria Nuova Reggio Emilia )
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