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Nefrologia clinica

Multiforme coinvolgimento polmonare nella micropoliangioite sistemica: 6 anni di esperienza

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Razionale

La micropoliangioite sistemica (MPA) è una vasculite a frequente interessamento renale, sotto forma di glomerulonefrite (GN) necrotizzante paucimmune, e polmonare, più tipicamente sotto forma di emorragia alveolare secondaria a capillarite. Con frequenza crescente, ancorchè a segnalazione più spesso sporadica, vengono descritti quadri di fibrosi polmonare a tipo polmonite interstiziale usuale (UIP).

Casistica e Metodi

Abbiamo valutato il coinvolgimento polmonare alla diagnosi e nel corso del follow-up dei pazienti (pz) con diagnosi istologica di GN necrotizzante in corso di MPA nel periodo 2010-2015. Sono stati retrospettivamente analizzati esami radiografici standard e TC ad alta risoluzione (HRTC) di 29 pz (13 maschi,16 femmine; età media: 68,5 anni±13,1). Questa indagine di secondo livello era intesa a valutare la frequenza dell’edema interstiziale, l’emorragia alveolare (EA) e la patologia interstiziale (ILD) fibrosante.

Risultati

17/29 pz (58,6%) presentavano almeno un segno di interessamento polmonare alla diagnosi o durante il follow up: 7/29 (24,1%) edema interstiziale; 6/29 (20,7%) EA; 8/29 (27,6%) ILD fibrosante-pattern UIP, nel 50% di nuovo riscontro. In un caso (0,3%)  si è osservata un’interstiziopatia da farmaci (Rituximab).

Sei su 29 pz (20,7%) hanno presentato nel follow-up almeno due modalità di coinvolgimento.

L’età media dei pz con ILD  fibrosante-pattern UIP è risultata 77,8±2,8 anni, quella dei pz senza ILD fibrosante 64,5 ±14,0 anni (p<0,02).

Conclusioni

Il coinvolgimento polmonare nella MPA è frequente e polimorfo. Questa analisi di secondo livello ha evidenziato una definita prevalenza di patologia interstiziale fibrosante-pattern UIP (circa un terzo dei pz) che nella popolazione generale è rara (1/2.000 casi). Il riscontro di ILD fibrosante (particolarmente frequente nel paziente ultrasettantenne) è correlata con una prognosi peggiore e  dovrebbe condizionare un atteggiamento terapeutico “a priori” aggressivo.

Quattrocchio G.(1), Robella M.(2), Basolo B.(1), Beltrame G.(1), Del Vecchio G.(1), Fenoglio R.(1), Ferro M.(1), Mesiano P.(1), Murgia S.(1), Rollino C.(1), Cortese G.(3), Roccatello D.(1)
((1)Struttura Complessa a Direzione Universitaria di Nefrologia e Dialisi e Centro di Ricerche di Immunopatologia e Documentazione Malattie Rare, Ospedale San Giovanni Bosco e Università di Torino; (2)Dipartimento di Scienze Chirurgiche, Istituto di Radiologia, Università di Torino, AO Città della Salute e della Scienza, S. Giovanni Battista di Torino; (3)Reparto di Radiologia, Ospedale Maria Vittoria di Torino)
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