Recenti studi clinici suggeriscono che la L-A può ridurre l’incidenza di eventi cardiovascolari nei pazienti affetti da IF resistente alla terapia convenzionale. Tuttavia, i meccanismi molecolari di tale effetto non sono completamente noti. Scopo dello studio è stato quello di identificare, attraverso un approccio high-throughput, le differenze nel profilo di espressione genica dei LMP di pazienti sottoposti a trattamento con L-A (Sistema HELP).
Il profilo transcrittomico è stato valutato nei linfomonociti periferici (LMP) isolati da 8 pazienti con ipercolesterolemia familiare (IF), prima e dopo trattamento con L-A, mediante microarray (Agilent Technologies). I dati ottenuti sono stati valutati mediante analisi statistica (Genespring software) e funzionale delle pathway (Ingenuity Pathway Analysis, IPA). L’espressione dei geni di maggiore interesse è stata validata in real time PCR in una coorte indipendente di pazienti (n=10).
LA era in grado di modulare l’espressione di 83 geni [fold-change (FC)≥2,0]. Le top canonical pathway identificate erano: 1. Cross-talk tra immunità innata e adattativa (p=0,00004); 2.Signaling delle cellule natural killer (p=0,00004) e 3. Il signaling dell’aterosclerosi (p=0,0003). I geni maggiormente down-regolati al termine dell’aferesi erano alcune citochine pro-infiammatorie, coinvolte nello sviluppo e progressione del processo aterosclerotico: IL-1 (FC=-2,97), IL-6 (FC=-2,07) e IL-8 (FC=-3,56). Inoltre un altro importante gene down-regolato a seguito del trattamento aferetico è stata l’Amfiregulina (AREG) (FC=-3,5), ad attività pro-fibrogenica e solitamente over-espresso in condizioni di infiammazione. L’analisi di real time PCR, in una coorte indipendente di 10 pazienti, ha confermato che IL-1 (-84%; p=0,0004), IL-6 (-69%; p=0,01), IL-8 (-75%; p=0,005) e AREG (-96% p=0,0002) erano down-regolate dopo LA.
I risultati ottenuti suggeriscono che la L-A può contribuire a ridurre la progressione della malattia aterosclerotica attraverso la modulazione di differenti pathway coinvolte nel processo infiammatorio e nella disfunzione endoteliale. Questa osservazione potrebbe ipotizzare nuove applicazioni terapeutiche della LA nella prevenzione del rischio cardiovascolare.