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Miscellanea

Il Catetere peritoneale per il trattamento dell’ascite massiva di origine cardiaca

Razionale

L'ascite di origine cardiaca rappresenta il 7-49% delle cause di ascite.E’ più frequente nella malattia della tricuspide e nella pericardite costrittiva,può anche verificarsi in corso di scompenso cardiaco congestizio.Quest'ultimo comporta notevole morbidità e mortalità e,nonostante il ricorso a terapie non convenzionali (resincronizzazione cardiaca,trapianto) resta gravato da elevata ospedalizzazione.Frequente è l'associazione con la Malattia Renale Cronica.Sebbene tali pazienti rispondano di solito a diuretici e restrizione idro-sodica,se l'ascite è massiva ciò può causare deplezione del volume intravascolare senza significativa riduzione dell’ascite. Paracentesi ripetute possono controllare il fluid-overload ma comportano elevato rischio infettivo. Cateteri peritoneali per il drenaggio dell’ascite sono stati utilizzati per asciti maligne-cirrosi epatica,solitamente per un tempo limitato. Assai più raramente nell’ascite cardiaca. In caso di ripetute paracentesi il ricorso al catetere peritoneale può essere più conveniente.La rimozione idro-salina ottenuta può migliorare qualità di vita e ridurre le ospedalizzazioni.

Casistica e Metodi

Paziente affetto da cardiomiopatia dilatativa,severa disfunzione biventricolare (FE 28%),insufficienza valvolare  mitralica e tricuspidale moderato-severa (PAPs 50mm/Hg);classe NYHA-IV;ICD-CRT dal 2013.Malattia renale cronica (SCr. 1.6 mg/dl,eGFR 48ml/m’).Sottoposto a ripetute paracentesi durante 6 mesi precedenti (ripetuti ricoveri per scompenso cardiaco). Causa scompenso cardiaco refrattario,peggioramento dell’ascite e della funzione renale (SCr. 2.2mg/dl), nonostante terapia diuretica ottimale (blocco sequenziale del nefrone) ed appropriata diuresi,dopo una settimana di degenza,si decide l’impianto di catetere peritoneale auto-locante.Drenaggio giornaliero di ascite: 2L.

Risultati

Dopo due settimane calo ponderale di 16 Kg,miglioramento dei parametri renali (SCr. 1.8mg/dl),diuresi valida,drenaggio ascitico 1000 ml/die. Dimesso asintomatico con Furosemide 125 mg/die,Eplerenone 50 mg/die.Dopo 9 mesi di follow-up P.A.,P.C. e diuresi stabili, funzione renale leggermente migliorata (SCr. 1.5mg/dl eGFR 51ml/m’),assenti ulteriori ricoveri, miglioramento della classe NYHA(III) e della FE(35%).

Conclusioni

L’uso del CP per il drenaggio dell’ascite è uno strumento efficace e sicuro, anche a lungo termine. Migliora rapidamente l’ascite ottimizzandone la gestione e conseguentemente: qualità di vita, classe NYHA e funzione renale,riducendo drasticamente l’ospedalizzazione e il rischio infettivo.

 

Gernone G.(1), Pepe V.(1), Soleti F.(1), Colucci G.(1), Partipilo F.(1), Detomaso F.(1), Giannattasio M.(2)
((1)UOSVD di Nefrologia e Dialisi ASL Bari. Sede Direzionale: Osp. “S. Maria degli Angeli” Putignano; (2)Dipartimento Nefrodialitico Città di Bari Hospital. Sede Direzionale: Clinica “Mater Dei” Bari; )
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