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Nefrologia pediatrica

Primo utilizzo di cellule mesenchimali allogeniche da sangue di cordone ombelicale (CB-MSC) nella sindrome nefrosica cortico-resistente: studio di fase I

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Razionale

La Sindrome Nefrosica Cortico-Resistente (SNCR) è la causa glomerulare più frequente di insufficienza renale terminale (IRT) nei bambini. Il fallimento delle linee terapeutiche standard costituisce la premessa per la terapia sperimentale con cellule mesenchimali (MSC). In particolare le MSC da sangue di cordone ombelicale (CB) hanno promettenti capacità immuno-modulatorie, anti-infiammatorie ed anti-apoptotiche.

Casistica e Metodi

Abbiamo iniziato uno studio clinico di fase I (EudraCT number 2011‐001387‐21), con infusioni multiple (a t0, due settimane e tre settimane) di CB MSC prodotte secondo le “Good Manufacturing Practices” in pazienti con SNCR. L’endpoint primario è la sicurezza, valutato come assenza di eventi avversi, quello secondario l’efficacia, valutata come riduzione a <2 del rapporto Upr/Ucr. Da aprile 2015 a maggio 2016 cinque pazienti con SNCR (età 13.2 anni+DS) e genetica negativa per le principali mutazioni sono stati trattati. Il controllo di qualità effettuato sui lotti di CB MSC utilizzati ha evidenziato la conformità ai criteri di rilascio e in particolare: cellule CD90+/CD105/CD+45- >90%, cellule CD45+ <2%, vitalità >80%, sterilità, micoplasma assente, endotossine batteriche <0,25 EU/mL, cariotipo normale.

Risultati

Non si sono registrati eventi avversi correlati al trattamento, né immediatamente dopo l’infusione, né durante il follow-up. Tre dei cinque pazienti hanno raggiunto almeno tre mesi di follow-up. Di questi, nessuno ha sviluppato anticorpi anti-HLA CB MSC-specifici, mentre la percentuale dei linfociti Treg CD4+/CD25+/CD127-/FoxP3+ è aumentata in modo significativo rispetto al basale (p<0.05), a dimostrazione dell’effetto immuno-modulatorio delle CB MSC. In uno dei pazienti trattati, si è evidenziata una riduzione del rapporto Upr/Ucr < 2.

Conclusioni

A nostra conoscenza, questi dati rappresentano la prima esperienza di utilizzo clinico di CB-MSC nella SNCR. I risultati sin qui ottenuti ci spingono a proseguire con il protocollo attuale ripensando alla dose e numero di infusioni di MSC, per sviluppare delle indicazioni su come valutare  e migliorare l’efficacia delle MSC.

Mehmeti F.(1), Ghio L.(1), Edefonti A.(1), Groppali E.(1), Gianoglio B.(6), Molino D., Catenacci L.(3), Moretta A.(3), Budelli S.(2), Giordano R.(2), Lazzari L.(2), Lavazza C.(2), Montelatici E.(2), Montemurro T.(2), Viganò M.(2), Murer L.(4), Brugnara M.(5), Montini G.1
((1)UOC Nefrologia e Dialisi Pediatrica, Clinica Pediatrica G. e D. Marchi, Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico, Milano; (2)Cell Factory, UOSD Terapia Cellulare e Criobiologia, Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico, Milano; (3)Laboratorio Immuno-Oncoematologia Pediatrica, Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo, Pavia; (4)SSD Nefrologia Pediatrica, Dialisi e Trapianto Dipartimento Salute della Donna e del Bambino Azienda Ospedaliera di Padova; (5)DAI Materno Infantile, Pediatria dU, Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata, Policlinico GB Rossi; (6)Nefrologia Dialisi e Trapianto Renale Pediatrico, Presidio Ospedale Infantile Regina Margherita, AOU Citta' della Salute e della Scienza di Torino; (7)Dipartimento di Nefro-Urologia, Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale Santobono Pausilipon; )
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