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Nefrologia pediatrica

Sindrome nefrosica multi-drug-resistent come unica espressione di sindrome nail-patella: un caso clinico

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Razionale

La Sindrome Nail Patella o Onico-osteo-displasia è una malattia genetica rara a trasmissione autosomica dominante a varia espressività clinica caratterizzata da displasia ungueale con lunula triangolare, ipoplasia o agenesia delle rotule, esostosi iliache e displasia dei gomiti,  raramente può associarsi a glaucoma, ipoacusia neurosensoriale e a nefropatia proteinurica che talvolta può portare in età adulta ad Insufficienza Renale Cronica

Casistica e Metodi

Presentiamo il singolare caso di una ragazzina di anni 12 affetta da Insufficienza Renale Cronica III stadio secondaria a glomerulo-sclerosi focale-segmentale giunta alla nostra attenzione all’età di 3 anni per edemi imponenti, proteinuria in range nefrosico ed assenza di familiarità per malattie renali

Risultati

La sindrome nefrosica della giovane paziente è risultata nel tempo non solo resistente al cortisone, per cui fu praticata biopsia renale e avviata analisi genetica per i più comuni geni coinvolti nella cortico-resistenza, ma anche resistente alla ciclosporina, al tacrolimus e al Rituximab. Dopo 6 anni dall’esordio della Sindrome Nefrosica la paziente ha presentato un progressivo deterioramento della funzione renale ed è stata ampliata l’analisi genetica mediante target resequencing di un pannello di 27 geni associato alle sindromi nefrosiche. L’analisi genetica a sorpresa ha mostrato nella paziente una mutazione di tipo missense  (c.737G>A; p.Arg246Gln) nell’esone 4 del gene LMX1B riportata in letteratura in altre due famiglie con sindrome nefrosica cortico-resistente senza manifestazioni extrarenali.

Conclusioni

Gli Autori suggeriscono che nella Sindrome Nefrosica cortico-resistente non sono rare mutazioni anche in geni generalmente associati a patologie sindromiche come il gene LMX1B e che sarebbe opportuno includere nella routine della diagnostica molecolare di questi pazienti l’analisi contemporanea di più geni mediante NGS  o per lo meno dell’esone 4 del gene LMX1B al fine di evitare terapie inutili

Molino D.(1), Gigante M.(2), Minale B.(1), Diella S.(2), Nuzzi F.(1), Bruno V.(1), Pecoraro C.(1)
((1)AORN Santobono-Pausilipon, Nefrologia e Dialisi, Napoli; (2)Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche, Università di Foggia)
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