La malattia renale associata a uromodulina (Uromodulin-Associated Kidney Disease, UAKD) è causata dalla mutazione del gene UMOD trasmessa con modalità autosomica dominante.
Stefano di 9 anni presenta poliuria, polidipsia, modesta perdita della capacità di concentrazione urinaria, insufficienza renale cronica (IRC) di II grado con lieve quadro di acidosi metabolica. L’ecografia renale mostra reni ai limiti inferiori della norma; la scintigrafia renale esclude displasie renali. All’anamnesi riscontro, 3 anni prima, di incremento di azotemia e creatininemia. Per IRC da nefropatia non definita, la madre è stata sottoposta a trapianto renale. Posto il sospetto di UAKD veniva eseguito il sequenziamento degli esoni 4 e 5 del gene UMOD che evidenziava in Stefano e nella madre una variante genetica mai descritta in precedenza: c.249C>G con sostituzione della Cisteina con il Triptofano in posizione 83 (p.Cys83Trp). Tale mutazione, secondo i software di predizione consultati, si può considerare disease causing.
La UAKD comprende la malattia cistica della midollare, la nefropatia iperuricemica familiare giovanile e la glomerulocisti con iperuricemia, indistinguibili dal punto di vista genetico ma con forti omologie cliniche ed istopatologiche. Infatti tutte sono caratterizzate da difetto della capacità di concentrazione urinaria, iperuricemia, gotta, fibrosi tubulo-interstiziale, cisti alla giunzione cortico-midollare e progressione verso l’IRC. La diagnosi parte dalla clinica ed è perfezionata attraverso l’analisi molecolare. Con la progressione dell’IRC diventa inevitabile la dialisi e il trapianto renale.
La UAKD mostra una certa eterogeneità clinica con una stretta relazione tra il tipo di mutazione e l’età di insorgenza dell’IRC. Alla luce della storia presentata da Stefano (prime alterazioni renali a 6 anni, IRC di II grado a 9 anni, trapianto renale nella madre a 31 anni), ipotizziamo che la mutazione Cys83Trp sia associata con un fenotipo clinico molto severo.